Dopo essere sopravvissuti alla stridula vocina di Peppa Pig ed alle continue marachelle della terribile Masha, i genitori italiani si apprestano ad affrontare una nuova sfida: i Me contro Te, i due giovani youtubers che monopolizzano le giornate dei più piccoli a suon di esperimenti, avventure improbabili e un pizzico di comicità.

In realtà il fenomeno è noto da tempo, ma nell'ultimo anno, complice il passaparola fra i bambini, ha raggiunto proporzioni veramente considerevoli. Luì e Sofì, Luigi Calagna e Sofia Scalia (realmente fidanzati ed entrambi originari di Partinico, provincia di Palermo), nel loro canale Youtube possono vantare visualizzazioni da capogiro e addirittura il benestare del Moige (Movimento Italiano Genitori) che li ha premiati per i loro contenuti educativi.

Perché hanno tanto successo

Lecito chiedersi perché hanno tanto successo e la risposta è semplice. Propongono una versione aggiornata di quella che un tempo era la tv dei ragazzi. Chi è cresciuto negli anni '80 ricorderà sicuramente (e con affetto) le baruffe fra un giovanissimo Paolo Bonolis e Manuela Blanchard o negli anni '90 la mitica “colla vinilica “ di Giovanni Muciaccia. Luì e Sofì rappresentano proprio questo: la fusione fra diverse tipologie di intrattenimento vincenti.

Basta vedere i loro video. Hanno escogitato una terminologia identitaria, i bambini vengono chiamati team trote (nulla a che vedere con i pesci, il termine nasce da MeconTROTE), si sentono parte di un gruppo e di un progetto.

Il linguaggio è semplice e di facile presa tanto da trasformarsi in tormentone. E poi ci sono le 'challenge': la creazione di fantasiosi slime, ma anche semplici giochi facilmente ripetibili in casa con amici e fratelli. Il tutto incorniciato da facce pulite e quell'aria rassicurante da bravi ragazzi.

La forza della semplicità

Il loro punto di forza, però, è un altro: non creare “desideri” nei bambini. Chi ha dei figli molto piccoli sa quanto sia insidioso Youtube. Migliaia e migliaia di piccoli 'influencer' propongono giocattoli, accessori, stili di vita che non sempre (quasi mai!) sono compatibili con le reali disponibilità di una famiglia normale.

Far comprendere certi meccanismi di marketing ad un bambino non è facile e quindi, spesso, questi video generano solo tanta frustrazione in chi li vede. Certo anche Luì e Sofì sfruttano il web per fare cassa, ma in modo più sottile, proponendo il loro merchandising che, però, non è mai il fulcro del video stesso.

Fenomeno cinematografico del 2020

Non sorprende, quindi, l'esplosione al botteghino del loro film Me contro Te-La vendetta del Signor S. Il tormentone “Quando arriva il 17 gennaio?” è scattato mesi fa, così come la corsa ai biglietti per le prime proiezioni. Risultano, invece, alquanto ridicoli i commenti di chi si 'straccia le vesti' per la morte del Cinema italiano. Non siamo di fronte ad un film che ha ambizioni artistiche, ma ad un prodotto creato, sulla scia del successo in rete, per un pubblico ben definito che ne ha apprezzato le caratteristiche.

E tanto dovrebbe bastare per mettere a tacere le polemiche. Se si pensa ad altre operazioni simili del passato si può notare che non c'è niente di nuovo all'orizzonte, avevano altri nomi, cantavano altre canzoni, ma facevano comunque emozionare i più piccini. Il vero problema è che tutti siamo stati bambini, ma spesso lo dimentichiamo.