Con la formazione del nuovo governo, l'avvicendamento al Ministero della Giustizia ha visto la nomina a "Guardasigilli" della professoressa Marta Cartabia.

57 anni, lombarda, è sposata con tre figli. Professionalmente ha maturato esperienze prestigiose all'estero (Stati Uniti e Regno Unito), è stata ordinaria di diritto costituzionale all'Università Milano-Bicocca, poi giudice Costituzionale dal 2011 e prima donna della storia italiana a presiedere la Consulta dal 2019 al 2020. Appassionata di musica, ascolta dai Metallica, ai Beatles ed è solita praticare trekking, passeggiate e arrampicate.

Mario Draghi non ha esitato ad affidarle un tale e complesso incarico che in passato è stato croce e delizia di chi sia stato chiamato a ricoprire tale ruolo.

Le impressioni dopo la nomina a Ministro della Giustizia

Tra i commentatori, in queste ore, qualcuno ha definito questo passaggio del testimone, come una necessaria rivoluzione per il sistema giustizia.

Proprio all'interno di uno dei dicasteri nevralgici, allegoricamente, si potrebbe riassumere questa new entry, come la possibilità per la tanto martoriata e perennemente in emergenza giustizia italiana, di creare un "nuovo spartito musicale", facendosi guidare da una solista, che certamente sa come comporre musica nuova, servendosi del giusto equilibrio tra una profonda conoscenza dell'ordinamento giuridico e un'estrema competenza tecnica.

Il suo impegno per migliorare le condizioni di vita dei detenuti

Vicina ai principi di ispirazione cattolica di cui si è fatta spesso promotrice, per permettere di divulgare e raggiungere una maggior consapevolezza della funzione rieducativa e quindi non solo afflittiva della pena, mostrando particolare attenzione e sensibilità al tema scottante dei detenuti e alle condizioni delle carceri italiane, in ossequio al Magistero del Cardinale Carlo Maria Martini.

Proprio da questo lascito spirituale e di alto spessore morale, Cartabia ha tratto spunto per pubblicare un libro insieme al professor Adolfo Ceretti, criminologo dell'Università Milano-Bicocca, "Un'altra storia inizia qui", edito da Bompiani.

L'attesa riforma della prescrizione

Tra i dossier più ostici che attendono sulla scrivania di Marta Cartabia, sicuramente la patata bollente è rappresentata dalla riforma della 'Prescrizione' che costò numerose e feroci critiche all'ex guardasigilli grillino Alfonso Bonafede. Chissà che non ce la faccia davvero.