Come preannunciato a Ferragosto il Cavaliere ha fatto volare sopra le spiagge italiane striscioni di auto proclamazione e narcisistica esaltazione. "Forza Silvio, Forza Italia" sventolavano come "Ti Amo" e "Vuoi Sposarmi" che di solito sorprendono giovani innamorati.

Nulla di più normale per un convinto e riuscito persuasore politico, sociale, culturale, economico ed anche sportivo. Al vecchio Cavaliere non manca il fiato (e la faccia) per ripresentarsi per l'ennesima volta come la novità del Bel Paese.

Nessuno mai l'ha cercato. Si è presentato nel 94 con una bandiera (quella di Forza Italia), con tanto di inno e belle ragazze con lo stemma politico stampato sul petto, in quelle magliettine aderenti che col senno del poi la dicono lunga.

Ritorna nel 2013, dopo sentenze e condanne e ragazze svezzate. Nessuno gli ha detto: "Ritorna con Forza Italia" eppure lui ha sentito così. "L'Italia avrà di nuovo il suo partito", sembra dire così con la sua indiscreta onnipresenza non solo in televisione, nei giornali, nel Milan, negli affari para-imprenditoriali, ma anche in spiaggia, a Ferragosto, ti ricorda che lui c'è e ti vede.

E se ha detto così, così si farà. Purtroppo ha sempre avuto questo difetto (solo uno?): è convinto che il suo volere è anche il volere degli italiani, le sue condanne sono anche le condanne degli italiani, i suoi soldi e le sue donnine sono anche... ehm no, questi e queste no.

Aveva fondato un partito che lo difendesse, c'ha preso gusto e forza ed ha costruito la Casa delle Libertà ed infatti in quella casa ne ha combinate con le sue libertine; poi è arrivato il momento del Popolo delle Libertà.

Adesso è ritornato con Forza Italia, reset.

Ma non è mai stato un suo volere, l'hanno voluto gli italiani, l'hanno votato, sono stati alle sue divine manifestazioni (autorizzate o no)... è sempre stato il Paese a cercarlo, chiamarlo, implorarlo perché stendesse la sua mano sopra tutti noi peccatori ma fedeli servitori. Questa è la verità e se non la vedi così sei di sinistra.