Non usa mezzi termini Beppe Grillo per accusare il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di aver fallito nelle sue scelte di accettare l'incarico di Capo dello Stato per un altro settennato e di sostenere un governo di larghe intese che, dopo 100 giorni, nulla ha prodotto di buono se non soltanto annunci. Grillo chiede a Napolitano di fare ora un passo indietro in modo da dare ad un nuovo Presidente della Repubblica il compito di trovare un'altra strada per il governo del Paese oppure di sciogliere le Camere e dare la parola agli elettori.

Il leader del Movimento 5 Stelle, dal suo blog, fa sapere che le scelte di Napolitano, nonostante le sue buone intenzioni nel trovare una stabilità politica per il bene del Paese, hanno sortito l'effetto contrario. Secondo Grillo, il Governo delle larghe intese ha collezionato soltanto insuccessi e, rivolgendosi a Napolitano aggiunge: "Ci sono sempre alternative, signor Presidente, e oggi è necessario voltar pagina. E' stato un doppio azzardo voler rimanere per un altro settennato e accettare un governo condizionato da Berlusconi, imputato in più processi", invitandolo così a fare un passo indietro e cedere il testimone ad un nuovo Presidente della Repubblica.

Per Grillo, il Governo Letta, dopo 100 giorni di insediamento, ha prodotto il nulla.

Sull'onda del "bisogna fare in fretta, più in fretta possibile", questo Governo, in un momento dove occorrevano azioni immediate e forti per il rilancio dell'economia, ha prodotto solo silenzio, rinvii, annunci e il tentativo di cambiare la Costituzione senza alcun motivo.

Intanto, mentre Enrico Letta parla di non meglio identificati segnali di ripresa dell'economia italiana: "siamo ad un passo dall'uscita dalla crisi" aveva annunciato proprio ieri, l'Istat oggi diffonde i dati economici del secondo trimestre del 2013 e non c'è nulla che ci possa far stare allegri.

C'è un nuovo record negativo del Pil: otto trimestri consecutivi di calo. Sono aumentate anche le domande per disoccupazione e mobilità, mentre continuano a diminuire i consumi delle famiglie, e se proviamo a guardare il programma del Governo leggiamo solo di salvacondotti, di sentenze, di democrazia, di guerra civile, di stabilità per la salvaguardia delle poltrone, questa è la sostanza a cui fanno riferimento Grillo e i cittadini del Movimento Cinque Stelle.

Le riforme, come quella della giustizia, sono pure importanti ma solo se vanno alla ricerca di maggiore equità e garanzia per tutti i cittadini e non di impunità per una ristretta cerchia di persone. L'Italia in questo momento ha bisogno principalmente, come dice Grillo, di azioni immediate e forti per rilanciare i consumi e l'economia, aiutando le famiglie più deboli e contrattando duramente la posizione del nostro Paese in Europa.