Riforma Pensioni Governo Letta, la speranza appesa al voto? La riforma pensioni del Governo Letta mantiene una grande parte di popolazione con il fiato sospeso, non solo tutti coloro che dopo una vita di lavoro sarebbero in procinto di ritirarsi, ma anche tutti i giovani che vedono il mercato del lavoro ormai sbarrato e per i quali una riforma potrebbe significare occupazione.

Per il momento la riforma pensioni del Governo Letta non sembra più poter arrivare. Dopo le pesanti parole del ministro Giovannini, che ha chiarito che nessuna riforma pensioni è in programma, sulla questione è calato il gelo.

Eppure molti esponenti politici la vogliono e sono convinti che si possa fare, magari limitando le pensioni d'oro come ha spiegato in dettaglio Ferrero di Rifondazione Comunista. Ma anche Brunetta vuole cambiamenti alla Fornero, li vuole Renzi, Damiano e tanti esponenti del PD.

Per gli italiani la riforma pensioni del Governo Letta, di cui, con l'ennesimo rinvio, si era deciso di discutere a settembre, potrebbe quindi rivelarsi solo fumo. Eppure la speranza resta, perché la questione pensioni è in grado di spostare grandi masse di voti. Sostanzialmente, se la riforma pensioni non si farà in termini di voto PD e PDL potrebbero perdere molto, e data l'instabile situazione politica attuale forse c'è ancora da sperare che gli esponenti politici della maggioranza mettano alla fine in pratica una riforma pensioni nel Governo Letta.

Sebbene la situazione è decisamente difficile e l'ipotesi del nulla di fatto resta la più concreta, i cittadini italiani possono quantomeno sperare che le ripercussioni elettorali di questa presa per il naso diano la spinta necessaria ai rappresentanti politici per cambiare idea. Non sono in pochi a credere che i soldi per questa riforma pensioni (vero punto dirimente per la questione), in realtà si possano trovare. A quel punto non farla potrebbe significare un importante indebolimento del consenso per la maggioranza.