Il Premier Enrico Letta nei giorni scorsi ha ribadito più volte che non avrebbe accettato il logoramento e le pressioni del Pdl che più volte hanno subordinato il mantenere in vita l'attuale Governo con il mantenimento dell'agibilità politica del loro leader, l'ex Premier Silvio Berlusconi.

Ora però, come direbbe il croupier, rien ne va plus. Questo dopo che il Pdl ha sposato il detto secondo cui la miglior difesa è l'attacco. Ed allora i Ministri di centrodestra del Governo Letta, dopo averlo minacciato più volte, si sono ufficialmente dimessi.

Trattasi dei ministri Alfano, Lorenzin, Lupi, Quagliarello e Di Girolamo.

Insomma, Enrico Letta è stato lasciato solo al Governo e si prevede che nell'arco di 24, massimo 48 riferirà in Parlamento dove potrebbe chiedere la fiducia. Una fiducia che non c'é sulla carta e che quindi potrebbe portare l'attuale Premier ad optare per le dimissioni.

Ad oggi, con la crisi di Governo aperta, l'ipotesi di elezioni politiche anticipate tra un paio di mesi sembra la meno probabile considerando che l'attuale legge elettorale potrebbe portare di nuovo all'ingovernabilità, ed in particolare il Pd, il Pdl e M5S a conquistare complessivamente il 75% dei voti circa senza che emerga, in particolar modo al Senato, una maggioranza assoluta.

Ed allora, che fare? Ebbene, prima di sciogliere le Camere di sicuro il Presidente della Repubblica attraverso delle consultazioni verificherà se quantomeno in Parlamento ci sia una maggioranza tale da approvare una nuova legge elettorale prima di tornare alle urne.