Siria, la situazione, si sa, non è buona, il regime di Assad ha portato il Paese alla guerra e la sua dittatura ha soffocato la dignità umana con l'uso di armi chimiche. Barak Obama si è espresso poche ore fa sull'intervento che la sua America non può non attuare.

Obama: "noi siamo l'America, non possiamo stare a guardare" è quanto dichiarato dal presidente in giornata, continuando dicendo che l'azione degli Usa sarà limitata per tempi e azioni. Niente truppe di terra, niente che possa far prevedere tempi come quelli usati in Iraq o Afghanistan.

Il mondo si chiede se e cosa sia giusto in questo caso: la guerra si sa, per chi la vive da dentro e chi la osserva da fuori non è mai una cosa da approvare e lo sa bene oltre il 50% della popolazione Usa che non concorda con la decisione di Obama di intervenire in Siria, ma al contempo chi detiene il potere non può star a guardare il male che causano gli altri potenti.

Mercoledì 11 settembre ci sarà il consiglio con il Congresso ed il giorno prima Obama riparlerà alla nazione dalla Casa Bianca. La situazione in Siria può necessitare di una spallata decisiva per risollevare le sorti del popolo e abbattere un regime anti umanitario, come ogni dittatura. C'è da chiedersi certo come mai sia sempre l'America a stare in "mezzo", probabilmente o perchè è la nazione che meglio sa curare gli interessi col mondo o perchè è quella con una più matura responsabilità per fare da padre sul resto del mondo. Il mondo sa che con Obama "We Can".