Alla sua sinistra Alfano, Letta sorseggia acqua e schiarisce spesso la voce con un pizzico di emozione consapevole che si tratta di una svolta epocale per il suo governo e per tutto il paese.

"Crediamo sia possibile effettuare una revisione di spesa tutelando le spese più deboli della popolazione, voglio dirlo rivendicarlo con tutta la forza, sono stati risparmiati più di un milione e mezzo di euro di spesa. Ho rappresentato l' Italia in ambito internazionale e molti di questi hanno avuto la battaglia contro i paradisi fiscali nel mondo, il cerchio si stringe attorno a coloro i quali esportano i loro capitali all'esterno sottraendoli all'erario.

Vogliamo abbassare le tasse a vantaggio dei cittadini onesti". Non può che cominciare dalla fine, dall'aumento IVA e dalle tasse opprimenti che hanno portato alla "quasi caduta" del governo. Il suo intervento è durato circa quaranta minuti intervallati da applausi e manifestazioni di stima.

"Questi cinque mesi di governo hanno già determinato un primo significativo sollievo fiscale sugli italiani, ricordo che grazie al nostro governo gli italiani hanno pagato meno tasse per oltre tre miliardi di euro, punteremo a una riduzione sul carico fiscale del costo del lavoro. Vorremo giungere a più margini di guadagno per il lavoratore e meno spese per l'azienda. Dobbiamo essere più competitivi soprattuto con la vicina Slovenia, Svizzera e Austria in modo da poter trattenere impreditori che sempre più spesso dal nord Italia decidono di spostarsi".