Un Day after piuttosto tranquillo, almeno all’apparenza, per l’ex Premier (e per effetto della decadenza, ex Senatore) Silvio Berlusconi, che all’indomani dallo storico voto che ne ha sancito l’espulsione dal Parlamento prepara le contromosse. Berlusconi ha trascorso la scorsa notte blindato nella sua Villa di Arcore, e stando ai meglio informati sarebbe pronto a tutto, anche a subire un eventuale arresto; nel pomeriggio di ieri, il leader di Forza Italia ("da adesso un partito di lotta", ha tuonato l'ex parlamentare) ha sottolineato che è andato in scena “un giorno di lutto per la democrazia”, ed anche il comizio tenuto dopo la votazione è parso tutt’altro che arrendevole.



Decadenza Berlusconi: il successivo comizio e le reazioni

Giunta l’ufficialità del decreto di espulsione, Silvio Berlusconi ha tenuto un comizio, sottolineando che la sua leadership politica non ne esce intaccata e che inizierà a lavorare sin da subito per la campagna elettorale e per il proprio movimento, Forza Italia; il seguito dell’ex premier non pare essere stato intaccato dalla decadenza (del resto i sondaggi pre-voto hanno confermato i consensi alla “nuova” Forza Italia), ed anche gli esponenti politici a lui vicini hanno già sottolineato come continuerà a guidare il Movimento al di fuori del Parlamento. Le reazioni del Pd al comizio non sono mancate, su tutte  quella del segretario Guglielmo Epifani: “Ci sono due piani distinti. Da una parte in uno Stato di diritto le leggi si applicano per tutti e ieri al Senato c'è stato il rispetto di questa verità. Dall'altra c'è la battaglia politica. Sono due piani che insieme non possono stare. Tanto è vero che Berlusconi decade, ma può continuare la sua battaglia politica. Le parole usate ieri da Berlusconi non sono quelle di uno statista, di un uomo di governo. In nessuna parte d’Europa sarebbe successo quello che abbiamo visto ieri”.

Decadenza Berlusconi: per la stampa estera l’ex premier non abbandonerà la scena

Nessuno al di là dei confini italiani pare avvalorare l’ipotesi seconda la quale la decadenza possa sancire la fine dell’era Berlusconi: il Gardian titola online “Berlusconi cacciato dal Parlamento per frode fiscale” ma poi sottolinea che “non scomparirà affatto dalla scena politica”; per lui sarebbe infatti pronto un ruolo alla Beppe Grillo, il leader non eletto del M5S. Il Telegraph sottolinea l’indubbia tenacia del leader di Forza Italia, “un uomo riemerso dalle ceneri più di una volta”. El Mundo parla di “una giornata storica”, mentre Philippe Ridet di Le Monde, evidenzia come l’ex Senatore potrebbe comunque dominare la scena dall’esterno: “Calcola che prima o poi il governo di Enrico Letta sarà messo in minoranza, anche dalle sue proprie truppe. Una situazione che potrebbe provocare nuove elezioni e, perché no, una vittoria del centro-destra…”.



Adesso bisognerà capire se e come la decadenza di Berlusconi inciderà sulle sorti del governo Letta; stando alle tavole Ipsos presentate nel corso della puntata di Ballarò di martedì 26 novembre, gli italiani non credono che la decadenza dell’ex premier rappresenterà un problema per l’esecutivo, ma adesso questa teoria dovrà essere suffragata dai fatti.