Indulto e Amnistia, il ministro Cancellieri sul nodo carceri sostenuta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che approva le ipotesi di cambiamento del ministro e spinge per l'attuazione in tempi rapidi delle stesse. La questione indulto e amnistia dopo un breve periodo di dimenticanza è tornata sotto i riflettori: le misure di indulto e amnistia strettamente dette sono al momento in stand-by ma restano dietro l'angolo. Prima arriverà, se il Parlamento come è probabile le approverà, le misure contro la custodia cautelare.
Come spiegato ampiamente in precedenza la Cancellieri sul nodo carceri lavora affinché l'applicazione delle misure di custodia cautelare vengano applicate molto più raramente in futuro: per combattere il sovraffollamento carceri il ministro, che non ha mai celato d'essere personalmente favorevole all'amnistia, ha individuato nel ridimensionamento della custodia cautelare il primo passo di quella che definisce una "riforma a 360 gradi" del sistema carceri italiano.
Già negli scorsi giorni la sensazione che questo primo passo potesse realizzarsi in breve tempo era forte per via del relativo accordo delle parti politiche della maggioranza e della mancata ostruzione da parte di Lega Nord e M5S. Ora arrivano le parole di Napolitano. Il presidente, si legge in una nota "ha auspicato l'ulteriore pieno sviluppo dell'azione di governo avviata dal ministro della Giustizia".
Il primo passo per la riforma carceri della Cancellieri arriverà quindi a breve (se ne parlerà probabilmente già la settimana prossima), indulto e amnistia arrivano comunque, in seguito? Al momento non ci si può sbilanciare ma appare decisamente probabile che se ne tornerà quantomeno a parlarne molto presto.