Amnistia e indulto, ultime notizie: chi esce con il DL Carceri? Quali tempistiche e quali ostacoli verso l'amnistia e l'indulto dei detenuti? La riforma carceri del ministro Cancellieri prosegue la sua marcia nelle istituzioni. Si registrano, anzitutto, le novità apportate dal decreto legge Emergenza Carceri, approvato il 17 dicembre a Palazzo Chigi: si stima che circa 1700 detenuti usciranno nel 2014 come effetto del DL.

Come ha spiegato il ministro Cancellieri "vale per i prossimi due anni, scatta da 45 a 75 giorni come riduzione di pena concepibile a decorrere, in via retroattiva, dal 1° gennaio 2010 con accertamento.

Non c'è nulla di automatico, tutto viene affidato al giudice. Per i detenuti stranieri, che sono il 30% della popolazione carceraria viene reso più efficace il sistema di identificazione". Viene inoltre creata la figura del Garante dei detenuti.

In molti tuttavia si chiedono se e quando arriveranno le misure su amnistia e indulto, le ultime notizie a riguardo descrivono una situazione ancora conflittuale in Parlamento. Da un lato Napolitano, Letta, il ministro Cancellieri ed esponenti di vari gruppi favorevoli all'amnistia e all'indulto, dall'altro Matteo Renzi, la Lega Nord e altri onorevoli decisamente contrari. Da poco sono giunte anche le parole di Capece, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che ha ribadito come amnistia e indulto da sole non possono risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.

In molti insistono su questo punto: simili misure sono state intraprese in passato ma le condizioni delle carceri restano vergognose: ci vogliono le riforme. Occorre cambiare le leggi. Proprio su questo punto tuttavia si è espressa Anna Maria Cancellieri alcuni giorni fa, ribadendo che in questo caso amnistia e indulto sarebbero efficaci proprio in quanto accompagnate da riforme serie su giustizia e detenzione.

In teoria tali misure potrebbero essere discusse in tempi molto brevi, dato che il ministro ha sempre confermato che i lavori sul pacchetto di interventi sono assai avanzati. Tuttavia in Parlamento sarà battaglia e ancora oggi non è facile prevedere se amnistia e indulto verranno concessi oppure no.