Se il 2013 è iniziato all'insegna della “smacchiatura del giaguaro”, con l’avanzare dei Cinque Stelle e, successivamente, con la creazione del governo delle larghe intese, negli ultimi giorni sono stati parecchi i capovolgimenti: una settimana fa, secondo la sentenza della Consulta, il Porcellum veniva etichettato come incostituzionale e oggi, in seguito alle elezioni delle Primarie del PD tenutesi ieri 8 Dicembre, il principale partito politico italiano vede l’ascesa di un giovanissimo segretario, Matteo Renzi, che ha vinto con un risultato schiacciante le Primarie (quasi il 70% dei voti).

Con la sua vittoria in tasca, oggi Matteo Renzi ha lasciato Firenze per recarsi a Roma, sede del PD, che ha appena conquistato, dove ha incontrato Guglielmo Epifani per il passaggio di consegne e per prendere possesso dell’ufficio. Sommerso dai complimenti di tutti, persino da parte del Presidente Giorgio Napolitano, non sono mancate per Renzi le domande riguardanti le sorti del governo Letta.

Lo stesso Pippo Civati, infatti, gli ha posto la domanda in merito alle sue intenzioni sulla prosecuzione o meno del governo Letta, seguito da Pier Ferdinando Casini. È questa una domanda che si pongono tutti, compresi i cittadini italiani, anche se da parte di Renzi, al momento, non c'è stata nessuna risposta in merito.

Intanto il futuro è tutto inscritto nel triangolo: Renzi – Quirinale - Palazzo Chigi. E lo stesso Renzi ieri sera, durante la conferenza stampa successiva alla rilevazione del risultato definitivo, ha dichiarato che non ci sono più alibi per nessuno. Non sono mancate neanche le frecciatine al Movimento Cinque Stelle.

Riuscirà Renzi a cambiare le strategie del PD? La sua elezione sembrerebbe aver inaugurato una nuova era per il partito, ma riuscirà il nuovo segretario a trasformare le sue idee in imperativi?