Incerto l’andamento fotografato dagli ultimi Sondaggi politici elaborati dagli istituti Tecnè, Demopolis e Ixè; nel complesso bene Pd e Forza Italia, in lieve flessione il M5S, stabile il NCD. Per quel che riguarda le coalizioni leggermente meglio il Centrodestra, ampiamente in vantaggio secondo Tecnè e invece indietro secondo Ixè; chiaro emerge invece l’effetto Renzi che fortifica la posizione del Pd come primo partito del paese. Analizziamo adesso in dettaglio il quadro dei sondaggi politici diffusi da Tecnè, Demopolis e Ixè.

Sondaggi politici Tecnè: Centrodestra avanti, bene Pd e Forza Italia, stabili M5S e NCD

Stando ai sondaggi politici realizzati da Tecnè per Tgcom24, il Pd è sempre il primo partito del paese col 28% dei consensi; seguono il M5S di Beppe Grillo col 23,2% e Forza Italia con il 23,1%. Stabile invece l’andamento del NCD di Alfano, al 5,6% dei consensi.



In linea generale continuano l’ascesa del movimento di Berlusconi, che nonostante la decadenza dimostra di avere ancora grande presa sul proprio elettorato, e del Centrodestra, che stando alle proiezioni raccoglie il 36,1% dei consensi a fronte del 31,5% rilevato invece per quel che riguarda il Centrosinistra.

Sondaggi politici Demopolis: Centrodestra e Centrosinistra in equilibrio, in ascesa Pd e Forza Italia, scende il M5S

Stando invece a quanto rilevato da Demopolis, il quadro sarebbe leggermente differente; il Pd è sempre il primo partito, ma rispetto alla scorsa settimana sale dal 28 al 30% delle preferenze, un’ascesa questa certamente frutto dell’affermazione di Renzi alle primarie. Il M5S risulta in leggero calo, con la formazione di Beppe Grillo attestata al 22,5%, mentre stabile è l'andamento di Forza Italia, col partito di Berlusconi a raccogliere il 21%. Centrodestra e Centrosinistra sarebbero in parità appaiati a quota 34%.

Sondaggi politici Ixè per Agorà: Centrosinistra avanti sul Centrodestra, salgono Pd e Forza Italia, scendono M5S e NCD

Anche i sondaggi elaborati da Ixè per Agorà confermano la leadership del Pd (al 29,5%), con l’effetto Renzi ancora una volta a risultare decisivo; a quanto pare, alcuni esponenti del M5S di Beppe Grillo migrano verso il Pd (per i grillini c’è un calo dell’1,4%), mentre i consensi a Forza Italia rimangono solidi e viaggiano spediti verso un buon 23%.





Il NCD è dato in leggero calo, al 5%, segno di come la scissione del PDL stia risultando vincente più per Berlusconi che per la formazione di Alfano, il tutto contrariamente ad un primo periodo nel quale entrambe le formazioni parevano trarre grande giovamento dalla propria separazione.

Per quanto riguarda le coalizioni il Centrosinistra sarebbe in vantaggio, ma solo di un soffio (33,9% contro il 33,8% del Centrodestra).



A saltare immediatamente all’occhio è la differenza di vedute tra i tre istituti per quel concerne le colazioni di Centrodestra e Centrosinistra; volendo fare una media, il Centrodestra rimane ancora in vantaggio, anche se di poco considerato che solo Tecnè ha stimato un significativo distacco di voti rispetto al Centrosinistra.

Colpiscono l’effetto Renzi, che sta coalizzando attorno a se alcuni membri del movimento di Beppe Grillo, e la buona performance di Forza Italia, che forte di una solida base al 20% tornata dopo tornata rastrella importanti decimi di punto.