Le parole del Presidente Napolitano in tema di amnistia e indulto e i provvedimenti richiesti dalla Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo: tutte le novità.

Sono arrivati nella giornata di ieri nuovi richiami del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla responsabilità di tutto il Parlamento italiano per l'attuazione di nuovi ed importanti provvedimenti nel mondo della giustizia in modo da risollevare una situazione che è ormai al limite.

Il Presidente aveva già espresso il suo parere ed aveva più volte sollecitato il governo all'azione ma quest'ultimo messaggio potrebbe essere quello decisivo in quanto l'Unione Europea, dopo un'indagine sulle nostre carceri ha rivolto all'Italia un ultimatum, obbligando a introdurre al più presto nuove riforme per risolvere gravi problemi quali il sovraffollamento dei penitenziari, il loro malfunzionamento e le pessime condizioni socio-sanitarie di molti istituti italiani.

Il Presidente della Repubblica, nel suo ultimo discorso, ha sottolineato l'importanza di una presa di responsabilità anche coraggiosa da parte del nostro Parlamento invocando la necessità di una riforma sul tema dell'indulto e di provvedimenti che facciano si che il nostro paese superi la prova, dettata dalla Corte dei Diritti dell'Uomo, fissata per  maggio 2014. 

Il ministro della giustizia Annamaria Cancellieri ha risposto positivamente affermando di essere pronta ad intraprendere la strada che porta all'indulto ma sottolineando inoltre come il governo abbia già in programma una serie di interventi per contrastare la situazione quali l'aggiunta di 4.500 nuovi posti ma anche il miglioramento delle condizioni di reclusione attraverso l'introduzione di nuovi servizi sociali e l'aumento del numero di ore d'aria per i detenuti.