Legge di stabilità: rivalutazione piena delle Pensioni sino a 1.486 euro.

Sappiamo tutti che per due anni è stato deciso il blocco degli adeguamenti sulle pensioni. Ora la nuova legge di stabilità scioglie tale blocco e riconosce alle pensioni un adeguamento pari all’1,2% così come stabilito dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Così riparte la rivalutazione per gli assegni di importo superiore a tre volte il minimo ma con aliquote ridotte.

Ecco come funzionerà il meccanismo:

  • Per le pensioni di importo superiore a tre volte il minimo Inps (1.486,29) e fino a quattro volte (1.981,72) la rivalutazione si fermerà al 95% ( era 90% nella prima fase proposta)
  • Per le pensioni di importo superiore a 1.981,72 e fino a 2.477,15 (tra quattro e cinque volte il minimo) la rivalutazione scenderà al 75%
  • Per le pensioni che superano la soglia del 2.477,15 e arrivano sino a 2.972,58 (sei volte il minimo) la rivalutazione sarà del 0,6% (pari al 50% di quella registrata dall’Istat)
  • Per le pensioni di importo superiore a 2.972,58 (sei volte il minimo) la rivalutazione si fermerà al 40% e non sarà riconosciuta per il 2014

Ma gli aumenti saranno per il 2014 di entità molto modesta in quanto essi sono riconosciuti ma limitati dal tasso di perequazione che per il 2014 è stato fissato all’1,2%.

Pochi euro si troveranno nel portafoglio sia per chi rientra nei 1.600 euro mensili sia per chi rientra nei 1.486,29 mensili. Ma certamente avrà di più chi rientra nei 1.486,29 mensili. Giusto qualche caffè in più al bar ma solo per dieci giorni.