Prosegue incessantemente il dibattito su Amnistia e Indulto 2014: mentre prosegue l’iter parlamentare dello svuota carceri, approvato dalla Camera con 296 voti a favore e 183 contrari, il dibattito sui due provvedimenti di clemenza si fa sempre più acceso e aspro. Il Presidente Napolitano ormai da mesi predica la necessità di dar corso ad Amnistia e Indulto, sia per venire incontro alla disumana condizione di detenzione dei carcerati sia per far si che l’Italia non si faccia trovare impreparata all’esame dell’Europa.



A livello politico, paiono tuttavia più decisi che mai i ‘no’ opposti da Renzi, M5S e Lega Nord, che per differenti motivazioni ritengono inopportuno dar corso a provvedimenti di clemenza generale.

Analizziamo il quadro in dettaglio facendo il punto su Amnistia e Indulto 2014.

Amnistia e Indulto 2014: Napolitano preme ma M5S, Renzi e Lega Nord dicono no

Il Presidente Giorgio Napolitano è tornato a parlare di Amnistia e Indulto, sottolineando la necessità di darvi corso e sollecitando il Parlamento, qualora non sia dello stesso avviso, a trovare una soluzione diversa in tempi rapidi; più che mai decisi i no ai due provvedimenti di M5S, Renzi e Lega Nord. I pentastellati puntano tutto sull’impossibilità che atti di clemenza generale avvantaggino mafiosi e detenuti assoggettati al regime di carcere duro, e in effetti dopo le recenti polemiche e la scarcerazione di due boss la loro posizione è stata appoggiata anche da altri schieramenti. Lo svuota carceri è comunque intervenuto sull’aspetto prevedendo l’esclusione dai benefici introdotti per tutti i detenuti assoggettati a regime di carcere duro (in primis esponenti di Cosa Nostra).



A tenere banco è un altro ‘no’ illustre, quello di Renzi, che vede nell’approvazione di Amnistia e Indulto un messaggio amorale che le Istituzioni italiane non possono permettersi di lanciare.

Amnistia e Indulto 2014: la Camera approva lo svuota carceri, il testo andrà al Senato

Con 296 voti a favore e 183 contrari, la Camera ha ufficialmente approvato il decreto svuota carceri, che adesso dovrà transitare dal Senato per l’approvazione definitiva; il decreto, le cui previsioni hanno messo d’accordo la maggioranza dei deputati della Camera, fu approvato d’urgenza sotto Natale, e se non diverrà legge entro febbraio decadrà.



Lo svuota carceri rappresenta di certo uno snodo fondamentale, ma senza Amnistia e Indulto appare francamente impensabile riuscire a rientrare nei paletti imposti dall’Europa; le ultime vicende di cronaca con il clamoroso gesto compiuto da un detenuto di Genova la dicono lunga sulla sofferenza dei carcerati e sulla loro condizione. Rieducare non è certo sinonimo di annientare, ecco che un intervento appare improcrastinabile. La questione semmai è capire se Amnistia e Indulto rappresentino effettivamente la soluzione al problema del sovraffollamento carceri; l'opinione pubblica appare al riguardo divisa ma tendenzialmente a favore dei due provvedimenti.