Il decreto svuotacarceri è stato già approvato alla Camera e entro il 21 febbraio 2014 dovrà tassativamente passare anche al Senato. I principali provvedimenti sono già stati fissati: in primo luogo il maggiore utilizzo del braccialetto elettronico e degli arresti domiciliari, soprattutto a fine pena, inoltre i tossicodipendenti avranno maggiori possibilità di passare alle comunità di recupero . Per quanto riguarda i detenuti stranieri, verrà incentivato il loro rientro in patria per scontare la pena.

Lo scopo del decreto svuotacarceri, come è noto, è infatti quello di risolvere il drammatico problema del sovraffollamento dei penitenziari italiani, che contengono un numero di detenuti di gran lunga superiore alle reali capacità.

La Corte Suprema dell'Unione Europea ha inoltre richiesto all'Italia di risolvere il dramma dei detenuti le cui condizioni di vita sono ai limiti dei diritti umani. Entro maggio il Governo italiano dovrà trovare una soluzione, pena il pagamento di pesantissime sanzioni.

Ma sarà sufficiente questo decreto per risolvere definitivamente il dramma delle nostre carceri? Molti dei politici italiani credono proprio di no e sono assolutamente certi che senza la strada dell'amnistia e dell'indulto il problema venga risolto solo in parte.

Le opinioni restano tuttavia discordanti anche all'interno dello stesso schieramento: se da sempre i Radicali sono favorevoli all'amnistia e all'indulto mentre la Lega Nord è sempre stata contraria, all'interno del Partito Democratico persistono due correnti di pensiero ben diverse: Matteo Renzi e i suoi seguaci sono assolutamente contrari a simili provvedimenti, lo stesso non si può dire di altri membri del Parlamento appartenenti allo schieramento, primo fra tutti Luigi Manconi, Presidente della Commissione per i diritti umani, da sempre favorevole alla soluzione di clemenza.

Nel frattempo il tempo passa e i detenuti continuano a vivere ai limiti della sopportazione umana.