I deputati italiani guadagnano tanto, più del doppio dei politici britannici. È questo il dato sottolineato da uno studio del Centro Studi di Confindustria per sottolineare quanto ci sia ancora da tagliare e quanto si potrebbe ancora risparmiare nell'ambito della spesa pubblica.

Partendo dagli stipendi, secondo i dati elaborati da Confindustria per l'anno 2012, un deputato italiano percepisce una remunerazione pari a 121.040 euro, mentre un onorevole britannico percepisce meno della metà: 54.029 euro. Rapportando le somme al Pil pro-capite, il politico italiano guadagna ben 4,7 volte in più della media nazionale, mentre quello britannico si assesta a quasi il doppio (1,8 volte).

Ben altra storia per quanto riguarda i rimborsi per le spese documentate: circa 28 mila per i deputati italiani (27.846), 120.517 a Londra. Anche per quanto riguarda i contributi assicurativi e previdenziali non c'è paragone: 930 euro in Italia, 16.916 in Inghilterra. Ma gli onorevoli italiani possono vantare, per un importo pari a 0 nel Parlamento inglese, di grosse somme per i contributi ai gruppi parlamentari: ben 34.357 euro.

E per i rimborsi ai partiti? Altra manna dal cielo per gli onorevoli italiani: circa 69 mila euro (68.901) contro gli 8.552 dei colleghi d'oltremanica.

Insomma, tirando le somme, il totale della spesa per deputato in Italia è pari a 253.074 euro contro i 200.014 euro di Londra.

Con una differenza anche nel rapporto stipendi e Pil pro-capite: alla Camera italiana si riceve circa 10 volte in più della media nazionale (9,8 volte), mentre l'onorevole britannico si ferma a 6,6 volte.

Il tutto per arrivare ad una conclusione: si può risparmiare, e tanto, sui costi della politica. Confindustria calcola un miliardo di euro di taglio se solo si riducesse lo stipendio del 30%. Ma è solo un calcolo approssimativo di una più grossa ed inevitabile sforbiciata.