La data delle elezioni regionali di Piemonte 2014 non è ancora stata decisa, ma è molto probabile che queste si terranno assieme alle elezioni europee, quindi il 25 maggio 2014. Di tempo, insomma, non ce n'è molto: in poco più di tre mesi si devono ancora decidere quali saranno i candidati, organizzare le eventuali primarie per il centrosinistra (e forse anche per il centrodestra) e poi dare il via alla campagna elettorale.

Proprio il fatto che si sia così di corsa ha fatto in modo che i nomi di quelli che potrebbero essere i principali candidati delle elezioni regionali in Piemonte siano di fatto già stati scelti.

Esclusa una ricandidatura di Roberto Cota - che è uscito molto ridimensionato dagli scandali delle "spese pazze" in Regione - è probabile che il centrodestra punterà su un volto nuovo e molto lontano dalla Lega Nord.

Si tratta di Guido Crosetto, nato a Cuneo nel 1963 ed esponente di punta del partito Fratelli d'Italia. In realtà il passato di Crosetto non è certo vicino all'area della destra radicale, anzi, lui si è sempre definito un liberale. Negli scorsi anni, però, si è molto avvicinato a Giorgia Meloni; durante il periodo in cui si cercò di dare una rinnovata radicale al Pdl.

Nel centrosinistra i giochi sono praticamente già fatti: Sergio Chiamparino - ex sindaco di Torino - ha infatti subito annunciato la sua disponibilità a correre per la poltrona di governatore nelle elezioni regionali di Piemonte.

Figura molto forte nella Regione, ha anche il vantaggio di essere entrato nella cerchia dei renziani, cosa che gli semplifica la corsa. Individuato un nome come quello di Chiamparino, è probabile che si decida di non fare nemmeno le primarie. Lo stesso candidato ha fatto sapere di essere disposto a partecipare solo a primarie "vere", non a primarie fatte "perché ormai sono un abitudine".

Nel Movimento 5 Stelle i lavori per trovare il candidato alle regionali di Piemonte sono ancora molto indietro: la speranza dei sostenitori M5S è che però non si ripeta quanto avvenuto per le regionali di Sardegna, in cui il partito di Beppe Grillo non ha saputo esprimere una sua candidatura.