Puntualmente eccoci con il quotidiano appuntamento dei Sondaggi politici elettorali. Stavolta esamineremo le intenzioni di voto degli italiani ai partiti rilevate da Euromedia Research e svolte per Il Mattinale che le ha rese note il 25 febbraio 2014.

Mettendo a confronto l'esito di questi sondaggi elettorali rispetto agli ultimi dati sempre dell'istituto Euromedia, possiamo notare come il M5S abbia beneficiato delle polemiche interne al Pd dopo l'insediamento con metodo poco ortodosso del nuovo Governo Renzi. Per lo stesso motivo il Partito Democratico ha avuto una flessione, mentre alla finestra da spettatore Forza Italia stabile.

Ma vediamo il quadro completo e l'effetto sulle coalizioni facendo poi riferimento alle varie soglie dell'Italicum, legge elettorale di cui tanto si è parlato ma che al momento ancora non è passato al vaglio del Parlamento.

Sondaggi politici Euromedia, intenzioni di voto del 25 febbraio 2014

Ribadiamo quanto detto con il supporto dei numeri. Il PD con il 29,2% perde lo 0,7%. Nella stessa misura ma con trend inverso, il M5S sale al 22,7%. Mantiene però la posizione di secondo partito Forza Italia con il 23,0% che rimane praticamente stabile rispetto alla scorsa settimana.

A differenza di quanto riportano i sondaggi degli altri istituti, ancora quarta forza politica si conferma Sel con il 4,7% e che perde appena lo 0,1%.

Scende dello 0,4% la Lega Nord con il 4,1%, mentre pur guadagnando lo 0,1%, rimane indietro il Nuovo Centrodestra al 3,8%.

Molto più giù gli altri, dove troviamo Fratelli d'Italia-An al 2,5% in crescita dello 0,2%, Udc e Scelta Civica sono all'1,5% e perdono entrambi qualche decimo.

Coalizioni: il Centrodestra perde mezzo punto è scende al 36,3%, va peggio al Centrosinistra che perde 1 punto e si attesta al 34,6%, dato che non tiene conto di SC.

Il Movimento 5 Stelle è al 22,7% e alla voce Altri, viene assegnato il 6,4% (+0,8%). Sotto la soglia presunta dell'Italicum del 37% necessario a ottenere il premio di maggioranza, si presenta la solita situazione di ballottaggio fra il CDX di Berlusconi e il CSX di Renzi.

Da segnalare che il partito del non voto composto da indecisi, astenuti e possibili schede bianche o nulle, è in flessione dello 0,6% e si attesta al 35,2%.