Il Senato ha approvato oggi la legge contro il sovraffollamento carcerario, passata già in precedenza alla Camera.

Le misure permetteranno di sfoltire il numero dei detenuti sotto le 60.000 unità in breve tempo attraverso varie misure. Eccone elencate le principali: in primo luogo il maggiore uso dei braccialetti elettronici che diventeranno una regola, non più un' eccezione.

La detenzione e la cessione di sostanze stupefacenti verrà considerata un reato autonomo e quindi non ci sarà più il rischio di incorrere in aggravanti con pene eccessive.

Sarà inoltre possibile essere affidati per più di una volta alla comunità.

Un'ulteriore novità sarà lo sconto di pena, con una liberazione anticipata pari a 75 giorni a semestre (non più 45 come accade ora) in casi di situazioni di merito. Saranno esclusi da questa agevolazione i condannati per reati gravi come omicidio, rapine, violenze sessuali e soprattutto reati di tipo mafioso. Verrà data la possibilità di scontare le pene non superiori a 18 mesi agli arresti domiciliari, sempre escludendo i casi in cui si possa verificare una fuga.

Per quanto riguarda i detenuti stranieri, verrà ampliata l'alternativa dell'espulsione ai condannati per reati gravi come la rapina e l'estorsione.

Questi provvedimenti consentiranno in pochi mesi la riduzione del numero di detenuti sotto i 60.000.

Resta tuttavia da capire se questi numeri saranno sufficienti per risolvere il dramma del sovraffollamento carcerario che, a parere di vari schieramenti politici, non potrà essere risolto fino in fondo senza ricorrere all'amnistia e all'indulto.

Al momento il nuovo premier Matteo Renzi si proclama contrario a questa strada ma non è detto che non possa cambiare idea per rientrare più velocemente nei parametri imposti dall'Unione Europea.