Decreto svuotacarceri, riforma custodia cautelare, amnistia e indulto 2014: settimana agitata in Parlamento.

La Camera dei Deputati, presieduta da Laura Boldrini, ha approvato ieri sera la questione di fiducia posta dal Governo Letta sul cosiddetto decreto svuotacarceri che prevede misure urgenti per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e per riduzione del sovraffollamento carcerario già sanzionato dalla Corte di Strasburgo. La votazione finale sul decreto svuotacarceri è prevista per oggi - 5 febbraio 2014 - dopo la conclusone della discussione su tutti gli ordini del giorno presentati.

Momenti di nervosismo e proteste durante la discussione di ieri nell'Aula di Montecitorio per la questione di fiducia sul piano carceri. I deputati della Lega Nord hanno mostrato cartelli con la scritta "No al decreto libera -mafiosi", Il deputato leghista Gianluca Buonanno ha portato in aula le manette che sono arrivate sul banco del Governo quasi tra le mani del ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. I deputati del Movimento 5, che come Bppe Grillo considerano il decreto svuotacarceri un "indulto mascherato" stelle si sono agitati in Aula mostrando le copie del regolamento della Camera dei Deputati.

Intanto, mentre alla Camera proseguirà la discussione degli ordini del giorno sul decreto svuotacarceri, nella commissione Giustizia del Senato della Repubblica proseguono le discussioni su sulla riforma della custodia cautelare e sulla misure alternative che già ha avuto il via libera a Montecitorio e soprattutto sui quattro disegni di legge per la concessione dell'indulto e dell'amnistia che sono stati presentati dai deputati Manconi, Compagna, Barani, Buemi più altri.

Mentre venerdì 7 febbraio 2014 prenderà il via alla Camera dei Deputati la discussione sul messaggio alle Camere del presidente della Repubblica sull'emergenza carceri. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, dopo la sentenza Torreggiani della Corte europea dei diritti dell'uomo, ha chiesto al Parlamento di approvare con urgenza i provvedimenti di amnistia e indulto per ristabilire entro il mese di maggio, così come impone l'Europa, condizioni umane e dignitose nelle carceri italiane dove vivono circa 65 mila detenuti a fronte di una capienza massima normativamente prevista per 45 mila posti detentivi.