Il mese di febbraio è cominciato con una serie interminabile di sondaggi politico elettorali da parte di molti istituti che ci offrono quotidianamente i dati sulle intenzioni di voto degli italiani riguardo a tutti i partiti con la solita curiosità sui dati di PD, M5S e Forza Italia.

Stavolta parliamo dell'osservatorio politico Euromedia Research che come sempre ci offre anche la situazione delle possibili coalizioni con lo scenario politico che andrebbe a svilupparsi tenendo conto della probabile approvazione in via definitiva della nuova legge elettorale, quell'Italicum partorito dall'accordo Renzi-Berlusconi, il tutto pubblicato sul web. 

Sondaggi elettorali Euromedia Research per Il Mattinale del 3 febbraio 2014

Il PD viene dato al 28,7%, un dato inferiore alla media dei sondaggi che sono circolati in questo inizio settimana, testa a testa fra Forza Italia al 22,5% e il M5S al 22,3%, tenendo conto di un margine di errore che può variare fra il 2-3% circa, si capisce quanto la situazione sia in bilico.

Dato basso nella rivelazione delle intenzioni di voto per il Nuovo Centrodestra, appena il 3,7%, inferiore addirittura a quello della Lega Nord a cui viene assegnato il 3,9%. Resta il fatto che quest'ultimi partiti non prenderebbero alcun seggio alla Camera rimanendo sotto la soglia minima del 4,5% prevista dall'Italicum.

Continuando con gli altri partiti, Sel è al 3,0%, Udc al 2,5%, Fratelli d'Italia al 2,1%, Scelta Civica all'1,5%, i Verdi all'1,4%, Movimento AN 1,1%, altri di centrodestra 0,5%, altri di centrosinistra 0,7%, tutti gli altri il 6,1%. Il partito degli indecisi viene calcolato al 32,0%.

Intenzioni voto coalizioni Euromedia, febbraio 2014

Il Centrodestra che ormai include anche il partito di Casini, si attesta al 36,3%, con il Centrosinistra al 32,4%, dal totale viene escluso Scelta Civica che a mio parere potrebbe coalizzarsi anche se lo scenario complessivo non cambierebbe, ricordiamo il Movimento 5 Stelle al 22,3%.

L'esito di questi Sondaggi politici rendono chiaro cosa succederebbe se la nuova legge elettorale Renzi-Berlusconi fosse approvato così com'è attualmente. Nessuno raggiungerebbe il premio di maggioranza fissato sulla soglia del 37,0%, per cui si andrebbe con il CDX e il CSX al secondo turno per il ballottaggio.