La guerra dei Sondaggi politici elettorali ormai ha invaso i media, non esiste quotidiano o rivista che non si affidi alle rilevazioni demoscopiche per capire che aria tiri nel Paese in caso di elezioni immediate. L'ultimo sondaggio (Demos per Repubblica) mette all'angolo Forza Italia e Berlusconi inchiodati ad una percentuale nettamente inferiore al Partito Democratico che in caso di ballottaggio porterebbe Renzi a Palazzo Chigi con percentuali bulgare. Ecco i dati.

Sondaggi politici elettorali Demos al 4 marzo: PD e Renzi volano, Forza Italia surclassata

E veniamo ai numeri del sondaggio politico realizzato da Demos per Repubblica, dopo qualche rilevazione di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi e che hanno previsto una trionfale vittoria del centrosinistra sul centrodestra, ecco che il quotidiano di De Benedetti conferma questa tendenza apparsa negli ultimi giorni. Il Partito Democratico sarebbe nettamente il primo movimento italiano e da solo arriverebbe ad un passo dal premio di maggioranza se si votasse con l'Italicum, l'apporto di Sel è decisivo per la vittoria al primo turno visto che Demos prevede un rialzo significativo del consenso per il partito di Vendola. E Forza Italia? Il partito di Berlusconi resta al palo, anzi arretra di qualche decimale ma tiene viva la coalizione moderata mentre il Nuovo Centrodestra crolla e sostanzialmente, stando al sondaggio che analizziamo, sarebbe la causa della sconfitta di Berlusconi se si votasse oggi.

Ecco i numeri del sondaggio politico Demos al 4 marzo 2014

Coalizione Centrosinistra: 38,8% (Partito Democratico 34,8%, Sinistra Ecologia e Libertà 4%)

Coalizione Centrodestra: 33,2% (Forza Italia 21,5%, NCD 4,1%, meno 2,1% rispetto a metà gennaio, Lega Nord 3,3%, Fratelli d'Italia 2,2%, UDC 2,1%)

Movimento Cinque Stelle: 21,3%

Scelta Civica: 2%

Altri: 4,7%

Ebbene, come si può vedere da questi numeri elaborati dal sondaggio Demos, risulta evidente il distacco fra Renzi e Berlusconi ma a incidere fortemente sul totale delle coalizioni non è tanto l'alta percentuale del Partito Democratico (che in fondo rispetto alle rilevazioni dell'Istituto in questione datate metà gennaio guadagna uno 0,4%) quanto il crollo verticale di Alfano e del suo NCD che scende dal 6,2% al 4,1%. Un risultato che penalizza il centrodestra e che dovrebbe regalare la vittoria al primo turno ala coalizione di centrosinistra. Ad ogni modo, come sempre, va ricordato che il margine di errore dei sondaggi politici elettorali è inquadrato in un 3-4% per eccesso e per difetto pertanto con questi numeri tutto risulterebbe ancora ribaltabile dal voto reale.

Infine, Demos ha realizzato anche una rilevazione chiedendo agli intervistati a quale coalizione affiderrebbe il proprio voto in caso di ballottaggio. E in questo senso i risultati sono sbalorditivi: Renzi otterrebbe un bulgaro 59,8% mentre Berlusconi prenderebbe addirittura meno rispetto alla somma della sua coalizione al primo turno, ovvero il 23,3%. In conclusione, secondo Repubblica ad oggi non ci sarebbe partita, tuttavia questo, come altri sondaggi politici, va preso con le pinze anche perché a guardare l'esito previsto per l'eventuale ballottaggio risulta strano il Cavaliere rispetto al primo turno perderebbe un 10% abbondante mentre di contro sembra quasi che tutti i voti del Movimento Cinque Stelle andrebbero al Pd. Possibile ma non realistico se si pensa che il partito di Grillo ha un bacino elettorale eterogeneo e pertanto non tutto piegato a sinistra.