Carlo Cottarelli, commissario per la spending review del Governo Renzi, ha presentato al Presidente del Consiglio le sue proposte per la revisione della spesa pubblica nei tre anni 2014-2016.

Nel complesso la manovra dovrebbe produrre "risparmi lordi massimi" per circa sette miliardi di euro l'anno, che saranno inferiori se le misure vengono adottate nel corso dell'anno. Per cui, come fa notare Fabrizio dell'Orefice sul Tempo, se i tagli entreranno in vigore dall'1 maggio, i miliardi non saranno più sette.

Spending review 2014 del Governo Renzi: il programma di Cottarelli

Dove saranno applicati i tagli alle spese pubbliche?

Ecco la lista:

-2,2 miliardi verrebbero recuperati da spese dirette, e per la precisione:

  • 800 milioni da iniziative su beni e servizi,
  • 500 milioni dagli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione
  • 200 milioni dalla pubblicazione telematica di appalti pubblici,
  • 100 milioni dalle consulenze e dalle auto blu,
  • 100 milioni dai corsi di formazione,
  • 100 dall'illuminazione pubblica,
  • 400 da altre proposte varie.

-200 milioni dalla riorganizzazione delle province e dalle spese per gli enti pubblici

-400 milioni dai costi della politica in relazione a regioni, comuni e finanziamenti ai partiti

-2 miliardi da trasferimenti a imprese e famiglie, e per la precisione:

  • 1 miliardo dai fondi statali alle aziende, principalmente quelle di autotrasporto,
  • 400 milioni dai fondi regionali,
  • 200 milioni da micro-stanziamenti,
  • 100 milioni dal trasporto pubblico locale
  • 300 milioni dal trasporto ferroviario.

-2,2 miliardi da spese settoriali, quali:

  • 1,4 miliardi dalle pensioni,
  • 300 milioni dalle spese per la sanità,
  • 200 dall'allineamento contribuzione delle donne,
  • 200 dalle revisioni delle pensioni di guerra.
  • 100 dalle spese per la difesa.