A partire dall'anno scolastico 2015/2016 l'immissione alle facoltà di medicina presso le Università italiane potrebbe cambiare. La Ministra dell'Istruzione Stefania Giannini, in visita all'Ateneo di Foggia, ha evidenziato che, con ogni probabilità dall'anno prossimo, non si effettuerà più il test di ingresso per l'immissione nelle facoltà di medicina.

Si parla dell'approvazione di un modello alla francese il quale prevede l'iscrizione per tutti gli studenti al primo anno di studi comuni alle facoltà di medicina, odontoiatria, ostetricia e ginecologia senza il cosiddetto ''numero chiuso''; poi, nel corso del primo anno di università, gli aspiranti medici dovranno effettuare un concorso a numero programmato che dovrà prevedere esami divise in due fasi su materie attinenti all'insegnamento dell'anno accademico.

La prima fase del concorso dovrebbe essere svolta al termine del primo semestre (dicembre/gennaio) mentre l'altra al termine del secondo semestre (maggio).

Un'altra ipotesi allo studio prevede una selezione in base al curriculum scolastico del primo anno, tenendo quindi conto del numero e dell'esito degli esami sostenuti. Questa riforma verrà approfondita nelle prossime settimane. A questa si potrebbe agganciare un altro cambiamento che dovrebbe riorganizzare le classi, la tipologia e la durata dei corsi. L'unica cosa quasi certa è che il numero chiuso lascerà il posto ad una selezione più meritevole che tenga conto dei risultati universitari di ogni studente.

Probabilmente si partirà con la facoltà di medicina poi, questa nuova regolamentazione, potrebbe essere estesa ad altri corsi di laurea e laurea magistrale.