Il taglio dell'Irpef 2014 potrebbe nascondere delle brutte sorprese, e il bonus di 80 euro promesso da Matteo Renzi potrebbe addirittura essere a rischio. Entro pochi giorni si saprà se le coperture per questa importante misura varata dal governo - e su cui il primo ministro si gioca la faccia - sono state trovate. Ma qualche rischio c'è, mentre già si sa che il bonus in busta paga sarà effettivamente più basso di quanto annunciato.

Il bonus di 80 euro dovrebbe portare, grazie al taglio dell'Irpef 2014, 960 euro in più nel corso di un anno nelle tasche degli italiani, secondo un calcolo semplice.

E invece si tratta di meno soldi, secondo la valutazione del presidente dell'Istat Antonio Golini, che ha parlato di uno sgravio che andrà tra i 451 e i 796 euro a seconda delle fasce di reddito.

Il taglio dell'Irpef 2014, quindi, non garantirà il bonus da 80 euro promesso da Renzi, al massimo, secondo l'Istat, sarà di 65 euro netti. Ma c'è di più, perché la Banca d'Italia ha anche espresso tutte le sue perplessità sul fatto che sia davvero possibile varare la misura che porterà al bonus in busta paga. I tagli della spending review non sembrano infatti essere sufficienti per garantire i 10 miliardi annui che questa misura costa.

E per arrivare al taglio dell'Irpef 2014 potrebbe anche non essere sufficiente vendere i beni di Stato.

Il vero rischio è che quindi per mantenere la promessa si debba sforare il rapporto deficit/pil, cosa che Renzi ha più volte promesso di non avere nessuna intenzione di fare. Ma l'ombra, il timore, che questo bonus possa addirittura saltare o essere rimandato inizia a farsi strada.