Il terzo Governo tecnico dopo aver dato il via alle importanti riforme per lo sviluppo e la crescita economica del Paese, con la presunta abolizione delle Province e del Senato, sta varando la vera "patrimoniale Renzi", così denominata da alcuni esponenti di Forza Italia, e in merito all'allarme lanciato dal Cgia di Mestre sull'arrivo della tassazione sulla casa. Daniele Capezzone Presidente della Commissione Finanze della Camera FI, ha sottolineato che l'attuale premier sta seguendo la strada dei precedenti governi Monti e Letta, e che l'arrivo della Tares, Tari e Tasi costerà agli italiani 4,6 miliardi di euro in più.

Secondo i dati di Artigiani di Mestre nel 2014 con l'arrivo delle nuove tasse sulla casa, i proprietari italiani dovranno pagare circa 4 miliardi e 600 milioni di euro, fondi che serviranno per la copertura finanziaria necessaria al Presidente del Consiglio Matteo Renzi per l'erogazione dei 80 euro in busta paga per i dipendenti statali con un reddito superiore ai 15 mila euro annui e inferiore ai 25 mila euro all'annuo.

Dunque, l'esecutivo, impegnato a trovare la piena maggioranza per attuare le riforme programmatiche più importanti, come la riforma della legge elettorale dell'Italicum e la Spending Review di Cottarelli, sembra non avere in programma una revisione della tassazione sugli immobili, e in merito il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha sottolineato che la patrimoniale sulla casa di Renzi è da "Stato incivile", poiché la tassazione sulla casa è sempre più legata al possesso di beni immobili e sempre meno alla reale redditività dei contribuenti italiani, e che nel 2014 gli italiani pagheranno una patrimoniale pari al 25% del Pil.