La Camera ha votato con 310 voti favorevoli il disegno di legge che riforma l'articolo 416 bis del codice penale sul voto di scambio. I voti contrari sono stati 61, quelli del Movimento 5 Stelle.

Il testo approvato rappresenta la sintesi tra quello licenziato dal Senato, e le richieste di Forza Italia che quel testo aveva fortemente contestato, tanto da minacciare la presentazione di 1000 emendamenti per impedirne l'approvazione.

Le modifiche al testo del Senato

Le modifiche riguardano essenzialmente tre punti:

· Per i politici colpevoli di voto di scambio le pene vengono ridotte da 7 a 4 anni, per il minimo, e da 12 a 10 per il massimo.

Si ritorna così al testo originale, come richiesto da Forza Italia;

· Viene eliminata la punibilità per il politico che si mette "a disposizione" dell'associazione mafiosa, mentre è punita la promessa di procurare voti in cambio di danaro o altra utilità (appalti, posti di lavoro, ecc,);

· La terza modifica, anche questa richiesta da Forza Italia, riguarda il reinserimento della parola "consapevolmente", riferita al rapporto tra politico e mafioso. In pratica, il politico che non è consapevole dell'appartenenza mafiosa del suo interlocutore, non commette reato.

Le reazioni

Positive tutte le reazioni provenienti dalla maggioranza, che ha votato compatta le modifiche.

Il presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, del partito Democratico, ha affermato che, con questa legge, i politici dichiarano con fermezza di non volere i voti mafiosi.

Piena soddisfazione anche da Forza Italia, che ha visto approvate tutte le modifiche richieste.

Proteste, invece, dal Movimento 5 Stelle, in particolare sul fatto che "essere a disposizione della mafia non è reato" e sul principio della consapevolezza che, in sostanza, introduce nel nostro ordinamento l'istituto dell'"a mia insaputa".

Il testo, essendo stato modificato, dovrà ora tornare al Senato per la sua definitiva approvazione, ed entrare in vigore, possibilmente, prima delle elezioni europee.

Vista l'unità di intenti tra maggioranza e Forza Italia, non si prevedono intoppi.