Continua a tenere banco la precaria condizione di detenuti epenitenziari italiani e la possibilità di agire per risolvere la situazioneattraverso riforme di amnistia ed indulto. Mercoledì 28 maggio, data discadenza dell’ultimatum imposto al nostro paese dagli organi europei, è infattisempre più vicino e nonostante gli sforzi di alcuni schieramenti politici lasituazione sembra ancora alquanto complicata.

Il Presidente del Consiglio Renzi ha espresso infatti piùvolte la sua contrarietà e, nonostante i richiami del Presidente dellaRepubblica, la salute del sistema giudiziario italiana sembra essere migliorata solo inminima parte, troppo poco per sperare nel superamento dell’esame europeo.

Amnistia e indulto 2014: il Ministro Andrea Orlandofavorevole alle riforme.

Nelle ultime giornate sembra però che la situazione stialeggermente cambiando ed a far comprendere ciò è stato proprio il Ministro dellaGiustizia Andrea Orlando. Approfittando della presentazione ufficiale della “Settimananazionale della letteratura in carcere”, il politico ha sottolineato per laprima volta di concordare con le parole espresse da Giorgio Napolitano riguardole riforme di amnistia ed indulto. Il politico ha evidenziato però come ilrisicato tempo a disposizione e le numerose questioni da risolvere siano ungrande ostacolo per l’attuazione immediata dei provvedimenti.

Andrea Orlando ha specificato successivamente come le misureda adottare non debbano essere volte al superamento del “test del 28 maggio”bensì alla ristrutturazione totale del modello di giustizia italiano. Sarà realmente l'inizio del processo che porterà ad amnistia ed indulto? Lasciate un commento esprimendo il vostro parere.