Con l'arresto di Paolo Romano, la corsa al Parlamento Europeo del Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano perde un pezzo da novanta delle sue liste.

Il mandato emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere colpisce, infatti, il Presidente del Consiglio Regionale della Campania con l'accusa di tentata concussione per aver esercitato pressioni nei confronti del direttore generale dell'Asl di Caserta, allo scopo imporre i suoi uomini ai vertici dell'azienda sanitaria.

Le minacce di Romano

La denuncia delle pressioni subite è venuta dallo stesso dirigente Paolo Menduni, confermate anche da altri dirigenti dell'Asl e dalle intercettazioni telefoniche disposte dal procuratore Corrado Lembo.

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, Romano è arrivato a minacciare in diverse occasioni Menduni di ispezioni e controlli amministrativi nel caso non avesse assecondato le sue richieste, che prevedevano anche la rimozione dei dirigenti nominati in contrasto con le sue indicazioni. Tali richieste, secondo Romano, erano giustificate dal un accorto tra i partiti per la spartizione dei posti di vertice delle amministrazioni regionali.

Solo un paio di mesi fa, lo stesso Romano era stato al centro di una nomina discussa, quella del capo Dipartimento della Segreteria generale e amministrativa del consiglio regionale.Incarico affidato a Francesco Capalbio, professore universitario, ma anche fratello di un magistrato della Corte dei Conti che sta indagando sulle spese folli del Consiglio Regionale campano.

Chi è Paolo Romano

Paolo Romano, 49 anni, ha iniziato la sua attività politica alla fine degli anni novanta come consigliere comunale di Capua, comune della provincia di Caserta, per essere poi eletto alla Regione, le prima volta nel 2000 e confermato nel 2005, nelle liste di Forza Italia.

La rielezione del 2010 avviene sotto la bandiera del Pdl, da cui si stacca nel 2013 per seguire Alfano, e gli permette di toccare il vertice della sua carriera politica con la nomina a Presidente del Consiglio Regionale.

Tra gli incarichi ricoperti in passato fa scalpore, alla luce delle accuse, quello di presidente della Commissione speciale anticamorra.

L'arresto di oggi ha suscitato immediate reazioni politiche, in particolare da parte del governatore Caldoro, che si è detto certo che Romano, assegnato ai domiciliari, potrà dimostrare la correttezza del suo operato, mentre il collega di partito Cicchitto ha lamentato la sospetta tempestività dell'arresto a pochi giorni dalle elezioni.

Pochi giorni, sufficienti a separare il candidato Paolo Romano dall'immunità europea.