Ormai si tratta di dati molto vicini a quelli che saranno poi ufficiali ed emergono numeri incredibili dai risultati delle elezioni Europee.

La cosa che colpisce di questo voto è sopratutto la percentuale raggiunta dal partito democratico di Matteo Renzi che si assesta su un enorme 41% che significa veramente un risultato storico per la sinistra Italiana.

L'altro dato che colpisce è sicuramente quello del M5S che si aggiudica il 21% dei voti e si stacca di quasi 20 punti dal partito che mirava a superare o che comunque cercava di avvicinare in maniera consistente.

Si tratta di una vittoria schiacciante, di un KO da parte del PD sull'M5S ed anche sul web parte l'ironia ed il #vinciamonoi, che è lo slogan che Beppe Grillo aveva utilizzato per la campagna elettorale si trasforma in un #vinciamopoi.

Grande festa nella sede del PD dove veramente questi risultati vengono colti con sorpresa visto che la quota del 30% era già considerato un grande risultato.

Le parole dei protagonisti del partito sono state quelle di prendere la "forza" di questi numerosi voti e dare una grande spinta alle riforme che il premier Renzi aveva dichiarato di voler compiere. In casa cinque stelle invece ci sono state ore di silenzio stampa che sanno veramente di sconfitta cocente ed inaspettata visto che l'asticella dal partito era stata portata a circa il 27%.

Si constata invece ora che rispetto alle Elezioni politiche del 2013 c'è un 3% in meno. Saranno tanti i nodi da sciogliere nelle prossime ore riguardo al futuro del Movimento Cinque Stelle visto che il leader Beppe Grillo aveva ripetuto più di una volta che nel caso di sconfitta avrebbe lasciato la politica.

Forza Italia invece, il partito di Silvio Berlusconi, è riuscito pur con parecchie ferite ad uscire vivo dalla "guerra".

Poiché secondo le ultime informazioni disponibili è riuscito a prendere il 15-16% dei voti che gli permettono di rimanere al terzo posto come partito nello scenario politico Italiano.

Altro risultato rilevante è quello di Matteo Salvini e della sua Lega Nord che riesce a risorgere dalle macerie degli scandali passati e si aggiudica con un 6% il quarto posto come partito politico Italiano.