I social network saranno anche il futuro della politica, ma per ora possono attendere: la campagna elettorale per le Europee vive il suo "big monday" con Grillo, Renzi e Berlusconi in tv. Il "triello" si svolge su tre canali diversi, perché non è previsto alcun confronto televisivo diretto tra i leader. Bisogna accontentarsi del fuoco incrociato.

Del resto si tratta di elezioni Europee e la presenza contemporanea dei tre in tv, non sarebbe comprensibile nemmeno in una campagna elettorale così accesa. Ma quella di lunedì 19 maggio è una serata a tutta politica.

Dove vanno i leader in tv

Matteo Renzi gioca fuori casa, a La7, nello studio di Piazza Pulita, intervistato da Corrado Formigli. Un programma che non è mai stato particolarmente tenero con il segretario del Pd: è evidente che il presidente del Consiglio voglia cercare consensi in territorio avverso, come ha già fatto sottoponendosi a batti-e-ribatti con Marco Travaglio ad "AnnoUno".

Silvio Berlusconi ha scelto un porto più sicuro, su Rete 4, in pratica una partita in casa, con le domande di Paolo Del Debbio, che non saranno di certo molto scomode. Il leader di Forza Italia punta a parlare ai "suoi" elettori, quelli un po' demotivati vista l'assenza del nome "Berlusconi" sulle liste per le prossime Europee. Insomma, se il Cavaliere (o ex tale) manca sulle schede per le Europee, vuole esserci almeno in tv per la campagna elettorale.

La giornata si chiude con un "monday night" (mutuando il lessico calcistico inglese) d'eccezione: Beppe Grillo a "Porta a Porta", intervistato da Bruno Vespa. Il leader del Movimento 5 Stelle punta all'arrembaggio sul vascello nemico per antonomasia contro il giornalista, spesso indicato come il modello dell'informazione che il M5S ha sempre detto di voler abbattere. E soprattutto seguito da un pubblico che percepisce Grillo come un "pericolo". Lo spettacolo è assicurato.

Twitter? Meglio la tv

La campagna elettorale per le Europee, insomma, lancia la volata nella sua ultima settimana con una constatazione: in Italia i social network, con Twitter e Facebook in testa, sono molto importanti. Ma gli attacchi decisivi vengono sferrati in tv (tutte le informazioni con gli orari). Con buona pace degli strateghi di comunicazione più raffinati.