Continuano a rincorrersi i sondaggi politici per ciò che riguarda le intenzioni di voto degli Italiani alle prossime elezioni europee ormai sempre più vicine. Elaborando una media delle ultime rilevazioni di diversi istituti di statistica continua ad essere il PD il partito in cima alle preferenze degli elettori con il 33,4%. I democratici fanno segnare un +0,1% rispetto alle ultime medie elaborate.

Seconda forza politica continua ad essere il Movimento 5 Stelle che dal 23,6 passa al 24,2% guadagnando negli ultimi giorni più di mezzo punto percentuale.

Terzo partito rimane Forza Italia che si attesta al 18,9% perdendo un po' di terreno rispetto alle ultime rilevazioni. Chiudono Nuovo Centro Destra che con il 5,6% guadagna mezzo punto e Lega Nord che segna una leggerissima progressione e dal 4,9 passa al 5%.

Scenario ancora tutto in divenire invece per quanto riguarda i partiti minori che sono al limite della soglia di sbarramento. Il primo fra questi, Fraelli d'Italia, risulterebbe essere intorno al 3,9%. L'altra Europa con Tsipras si attesterebbe intorno al 3,6% mentre più staccata Scelta europea che, con il suo 2,8%, sarebbe il più lontano dalla fatidica soglia di sbarramento del 4%.

La media è ottenuta prendendo in esame le ultime cinque rilevazioni, in ordine temporale, effettuate da alcuni autorevoli istituti, partendo dalla più datata, quella effettuata da IPR, il 23 aprile scorso, commissionata da Porta a Porta, fino alla più recente effettuata da Ipsos per Ballarò, del 29 aprile, passando per IXÈ, ancora Ipsos, del 26 aprile, ed EMG.

Stando a queste elaborazioni FI vedrebbe lentamente allontanarsi sempre più l'obiettivo che si era posto il suo leader politico, Berlusconi, per le prossime consultazioni elettorali. Infatti, anche se ancora alla portata, la soglia del 20% sembra sempre più irraggiungibile visto il lento ma costante regredire del numero di elettori che avrebbero intenzione di porre la fiducia nelle mani di Forza Italia.

Buono l'incremento percentuale rispetto agli ultimi dati invece per M5S e NCD. I due schieramenti fanno segnare un incremento di mezzo punto percentuale o poco più portando, il nuovo partito di Alfano ben oltre la soglia di sbarramento e consolidando sempre più il movimento di Grillo come seconda forza politica del paese.

Il leader genovese, però, sembra essere ancora molto ottimista e continua ad affermare che il suo movimento sia in realtà la prima forza politica italiana. Ma, a meno di sensazionali colpi di scena o di grosse imprecisioni nei sondaggi, visto lo svantaggio di oltre nove punti percentuali, vedere il M5S prima forza politica alle prossime elezioni sembra abbastanza improbabile.