Da tanto tempo si parla se legalizzare o meno la marijuana e le relative droghe leggeri nel nostro paese. Maggior clamore fa la legalizzazione della marijuana. Ad onor di cronaca la marijuana non è altro che l'infiorescenza femminile essiccate dalle piante di Cannabis, detta Canapa indiana. Contiene sostanza psicoattive stupefacenti tra cui la sostanza principale è il THC. Viene considerata droga leggera perché contiene sostanze psicotrope incapaci di creare dipendenza. E in Italia, qual è la situazione al giorno d'oggi?

Così come i maggiori paesi europei come la Francia dove il consumo è intollerato, anche in Italia il consumo è illegale, anche se viene ad essere depenalizzato l'uso personale così come l'uso medico entro certi limiti.

Attenzione, depenalizzato non significa legale, l'uso ed il possesso vengono punito con sanzioni amministrative. La legge Fini-Giovanardi ha inasprito le pene, a partire dal 2006, relative a produzione, traffico e detenzione illecita indicando con 5 grammi di sostanza lorda la quantità massima per uso personale. Recentemente la Corte Costituzionale ha dichiarato la predetta legge incostituzionale con ritorno in vigore della legge Jervolino-Vassalli, la quale a differenza della Fini-Giovanardi diminuisce le pene.

Ad oggi l'uso personale oltre i limiti consentiti costituisce reato amministrativo con sanzioni che possono andare dalla sospensione della patente di guida alla sospensione del passaporto.

Per discriminare l'uso personale dallo spaccio vi sono degli elementi indiziari come la quantità, la qualità, disponibilità di attrezzature per la pesatura o sulla base di concrete circostanze.

Nell'aprile del 2014 il governo Renzi ha modificato la legge reintroducendo la differenza tra droghe leggere e pesanti, con pene più basse soprattutto per i possessori di droghe derivate dalla cannabis. La strada verso la legalizzazione, nel nostro paese, è ancora lunga.