Nuova espulsione nel Movimento 5 stelle in Emilia Romagna. Infatti, come riporta il "Fatto Quotidiano", che riprende un post sul blog di Beppe Grillo, il consigliere Andrea Defranceschi, il quale era stato eletto nelle elezioni del 2010, è stato sospeso dal Movimento e diffidato a utilizzarne il simbolo.

La decisione di questo nuovo allontanamento, tuttavia, ha ragioni piuttosto comprensibili, o perlomeno tali dovrebbero essere, in quanto alla sua base c'è una richiesta da parte della Corte dei conti di risarcire 22mila euro di spese irregolari.

La notizia è stata comunicata, come da prassi, sul blog di Grillo poco prima delle 11 di mattina.

A quanto pare lo stesso Defranceschi sarebbe stato all'oscuro della decisione fino all'ultimo, tanto è che ieri sera si trovava a Reggio Emilia in occasione della campagna elettorale del Movimento, dove lo stesso Grillo era ospite. Nel blog si legge tra l'altro che la decisione arriva proprio in merito alla richiesta di risarcimento della Corte dei conti, per cui il Movimento, continua il post, ha grande rispetto. Perciò, è la conclusione, se si viene sanzionati, bisogna scusarsi ed autosospendersi.

Al contrario, il consigliere accusato aveva utilizzato nei confronti della Corte dei conti, alla notizia della richiesta di risarcimento, parole molto dure e pesanti, accusandola di non sapere distinguere tra truffa e duro lavoro.

Parole e toni che evidentemente non si sposano con i principi di chiarezza e trasparenza ispiratori del Movimento fin dalla sua nascita. Perciò Defranceschi da oggi non sarà più un consigliere pentastellato, e la Regione Emilia-Romagna rimarrà orfana di consiglieri del Movimento. Il tutto in ossequio ad un principio di coerenza che quasi stona nel panorama politico italiano abituato a fare spesso l'opposto di quanto afferma.