Il governo Renzi ha deliberato con urgenza seguendo le direttive provenienti dalla Corte dei diritti dell'uomo di Strasburgo, concedendo ai detenuti che hanno vissuto o vivono in celle e spazi al di sotto dei tre metri, risarcimenti pari a 8 euro al giorno, ovvero 240 euro al mese. Il testo è stato approvato ieri dal Consiglio dei Ministri.


Governo Renzi, amnistia e indulto: risarcimenti di 8 euro al giorno e sconti di pena

Dietro proposta congiunta del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro della Giustizia Andrea Orlando, è stato concesso uno sconto di pena pari ad un giorno ogni dieci vissuto in celle troppo anguste, mentre per tutti coloro che hanno lasciato il carcere, è previsto un risarcimento pari a 8 euro per ogni giorno di detenzione trascorsa in condizioni che non rispondono alla normativa dettata dalla Corte dei diritti dell’Uomo e giudicate come 'trattamento disumano e degradante'.
Saranno circa 3000 (su 6000, circa la metà) i ricorrenti che potranno beneficiare di tale provvedimento: gli ex o attuali carcerati, pertanto, avranno diritto allo sconto della pena oppure al risarcimento di 8 euro al giorno.


Le polemiche, in proposito, si sono già accese e il governo Renzi difende tale provvedimento, giustificandosi col fatto che se la Corte dei diritti dell'uomo avesse proceduto nei confronti dello Stato italiano, la cifra che ci saremmo ritrovati a pagare sarebbe stata addirittura doppia. In pratica, si tratta di un 'rimedio interno' che, in qualche modo, ci salva dal pagamento di cifre esorbitanti. 
Del resto, la situazione delle carceri in Italia, come è noto, è drammatica: in media ogni 100 posti 'vivibili', si riscontrano 145 detenuti ed è chiaro che questo sovraffollamento è uno dei nodi più difficili da sciogliere.
C'è da chiedersi: questo provvedimento migliorerà o addirittura peggiorerà la situazione?