Dura presa di posizione di Beppe Grillo nei confronti di Matteo Renzi per quanto sta accadendo all'interno del partito democratico in queste ultime ore. Il leader del Movimento Cinque Stelle ha puntato il dito ancora una volta sul coinvolgimento della sinistra nello scandalo Mose e che nonostante l'ex sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni resti indagato per finanziamento illecito, il presidente del Consiglio non ha fatto nulla per tutelare l'immagine del partito democratico e a 'prendere a calci nel sedere' (come promesso dallo stesso Renzi) i responsabili.


Beppe Grillo contro Matteo Renzi, scandalo Mose e caso Mineo

Il numero uno del Movimento Cinque Stelle ha pubblicato sul proprio blog un articolo nel quale ha ricordato come Matteo Renzi abbia promesso agli italiani, non più tardi di una settimana fa, che se ci fossero stati dei ladri all'interno del Pd, sarebbero stati cacciati a calci nel sedere.

Ebbene Grillo sottolinea il fatto che non solo non sono stati provvedimenti epurativi di chi si è reso colpevole di scandali e di reati di corruzione ma che, per esempio, Giorgio Orsoni abbia concordato un patteggiamento a quattro mesi pur di ritornare a ricoprire la carica di sindaco di Venezia.

Infine, il comico genovese ha ironicamente criticato Matteo Renzi per il fatto che l'unico che sia stato preso a calci nel sedere nel partito democratico sia stato il senatore Corradino Mineo, reo di essersi opposto alla riforma renziana (e anche un pò berlusconiana) del Senato. Non ci resta, ora, che attendere la replica del presidente del Consiglio.