Il terzo governo tecnico Renzi ha dato il via alla bozza del ddl in Parlamento alle nozze civili tra omosessuali a modello tedesco, il "civil partnership", e ai sacramenti per divorziati che si verrà discussa a settembre e che permetterà alle coppie gay di sposarsi con rito civile e di avere sotto la propria custodia eventuali figli del partner, ma "no" all'adozione.

Secondo la bozza del decreto legge presentato alla Camera le unioni civili tra persone dello stesso sesso godranno di tutti i diritti previsti dal matrimonio, compreso il diritto alla reversibilità della pensione in caso di decesso del coniuge, e il diritto alla successione, tranne la possibilità di adottare bambini, e da quanto si evince dall'Unità, gli omosessuali potranno avvalersi della "stepchild adoption", ossia un sistema inglese che permette di avere la custodia e di occuparsi dei figli del compagno, anche in caso di decesso del genitore naturale.

Nel corso della conferenza stampa della direzione del Partito Democratico, il premier Renzi ha dichiarato che la legge arriverà in Parlamento a settembre e che dopo la riforma della legge elettorale troveranno l'accordo per i diritti civili, intanto il provvedimento che sta spaccando la maggioranza di governo dovrebbe ottenere l'appoggio del M5S e di Sel.

Intanto dai cattolici di tutto il mondo, Germania, Giappone, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, in vista ad ottobre del Sinodo dei vescovi a Roma, voluto da Papa Francesco per parlare di temi importanti sociali sono arrivate le prime risposte al questionario a grande maggioranza hanno chiesto il sì ai matrimoni gay, ai metodi contraccettivi, e ai sacramenti per i divorziati risposati.