Attesa per oggi, lunedì 30 giugno, la presentazione della riforma della giustizia del Governo Renzi mentre domani, martedì 1 luglio, in commissione Giustizia al Senato riprende l'esame dei disegni di legge per amnistia e indulto 2014. Ecco il punto della situazione con le ultime "dichiarazioni" del ministro della Giustizia Andrea Orlando, le nuove proposte di legge per indulto e amnistia attese al Senato e il nuovo appello del Sappe al Governo Renzi contro il sovraffollamento carceri già sanzionato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.

Riforma giustizia, amnistia e indulto 2014, ministro Orlando: 'Ne parliamo oggi'

Della riforma della giustizia "ne parliamo oggi".

Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando all'uscita di Palazzo Chigi dopo l'incontro con il premier Matteo Renzi, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto se sia pronta o meno la tanto attesa riforma della giustizia la cui presentazione è stata annunciata per oggi 30 giugno in consiglio dei ministri. "Bene, bene, tutto bene", secondo quanto riporta l'Ansa, si è limitato a dire il guardasigilli evitando di rispondere alle domande dei giornalisti sulla riforma giustizia, sulle polemiche sulle intercettazioni e il falso in bilancio, su ddl per amnistia e indulto 2014 presentati al Senato.

Ddl amnistia e indulto al Senato, atteso testo base della senatrice Nadia Ginetti (Pd)

Intanto riprende domani 1 luglio in commissione Giustizia al Senato l'esame congiunto dei ddl per amnistia e indulto 2014 presentati dai senatori Buemi, Barani, Manconi, Compagna e altri cofirmatari.

Si è aggiunta recentemente la proposta di legge unificata del senatore Ciro Falanga (di Forza Italia) e si aspetta il testo unificato per indulto e amnistia da parte della senatrice Nadia Ginetti (del Partito democratico), che è l'altra relatrice dei ddl sui provvedimenti di clemenza generale ad efficacia retroattiva la cui approvazione è stata più volte sollecitata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Carceri e vigilanza dinamica, appello del Sappe al ministro della Giustizia Andrea Orlando

"In poche ore morti si registrano tre detenuti morti e uno evaso, altro che emergenza superata nelle carceri". Lo ha denunciato il segretario generale del sindacato Sappe Donato Capece riferendosi a tre detenuti morti oggi - due per suicidio, un altro per gravi condizioni di salute - nelle carceri di Firenze, Cagliari e Santa Maria Capua Vetere".

"E' un dramma continuo - sottolinea in una nota il segretario del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria - nonostante le affrettate rassicurazioni di chi va in giro a dire che i problemi delle carceri sono quasi risolti e non c'è più emergenza". Il segretario del Sappe Donato Capece critica in particolare la scelta del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sulla vigilanza dinamica. "In pratica - secondo il segretario del Sappe Donato Capece - si vuole cercare di tenere tutta la giornata aperti i detenuti per farli rientrare nelle loro stanze solo per dormire, lasciando ad alcune telecamere il controllo della situazione. Lanciamo un appello al ministro della Giustizia Andrea Orlando perché si fermi - sottolinea nella nota il segretario del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria - questo insensato progetto che, se applicato in maniera indiscriminata, potrebbe portare - conclude Capece - ad una situazione di estrema emergenza per l'ordine pubblico sia all'interno che all'esterno delle carceri".