È giunta ieri, martedì 1 luglio 2014, la notizia che l'Italia è stata raggiunta da una condanna della Corte Suprema per i Diritti Umani per il caso relativo a Valentino Saba, il detenuto che, nel 2009, fu sottoposto a molte violenze nel penitenziario 'San Sebastiano' di Sassari. Questa condanna arriva dato che, secondo quanto stabilito dall'Unione Europea, i responsabili di quelle violenze furono puniti con pene troppo leggere dalla giustizia italiana per il reato commesso.

A seguito di questa sentenza, lo stesso Valentino Saba dovrà essere risarcito dallo Stato Italiano con 20mila euro, di cui 15mila dovuti per danni morali.

Quindi, l'Italia è costretta a pagare per i trattamenti ricevuti in carcere dal detenuto in questione ma anche per i tempi troppo lunghi che sono stati necessari per dare un giudizio sul fatto accaduto, e che hanno determinato pene non proporzionate inflitte ai responsabili del gesto.

La reazione della presidente dei Radicali Italiani, Rita Bernardini, non si è fatta attendere ed ha evidenziato che 'questa è un'altra condanna che ci arriva dall'Europa. Per questo è opportuno valutare la possibilità di applicare un'amnistia, una norma contro una giustizia che, una volta di più, si ritrova ad essere violenta nei confronti dei più deboli'. La stessa Bernardini auspica che il governo Renzi possa introdurre il reato di tortura per tutti i responsabili di questo fatto tragico.

A seguito di quanto accaduto, pensate che il reato di tortura possa essere introdotto nel sistema giudiziario italiano?