Riforma della giustizia, sovraffollamento carceri, decreto svuota carceri, amnistia e indulto 2014: il ministro della Giustizia Andrea Orlando incontra avvocati e magistrati ad Agrigento, confronto serrato sulla responsabilità civile dei magistrati con il capo della procura della Repubblica agrigentina Renato Di Natale.

Riforma giustizia, responsabilità civile magistrati, Orlando: 'Impalcatura da difendere'

"Penso che l'impalcatura della responsabilità civile dei giudici attuale sia da difendere - ha detto il guardasigilli del Governo Renzi - ma se negli ultimi due o tre anni non ci sono stati casi vuol dire che qualche cosa non va.

Possibile - ha proseguito il ministro Andrea Orlando - che nessun giudice abbia sbagliato? Il problema - ha aggiunto - è come esercitare la rivalsa che non può essere collegata al danno, serve un sistema - ha detto il ministro della Giustizia - che deve garantire sia i giudici che i cittadini".

Giustizia, procuratore Agrigento: 'Responsabilità civile spunta armi magistratura?'

A pensarla diversamente è il procuratore della repubblica di Agrigeno Renato Di Natale: "In questo particolare momento - ha detto Di Natale - l'introduzione della responsabilità civile è un tentativo di spuntare le armi della magistratura?". Di Natale, lanciando l'allarme su molti processi importanti attualmente in corso che rischiano di finire in prescrizione a causa dei lunghi tempi della giustizia, ha proposto di far scattare la prescrizione dal momento in cui il reato viene scoperto e contestato e i termini per la prescrizione vengano sospesi a partire dalla data in cui viene emesso il decreto che dispone il giudizio.

Giustizia, Orlando: anche riforma della prescrizione

Aperto al dialogo il ministro della Giustizia, che ha spiegato: "Nei 12 punti delle linee guida della riforma della giustizia - ha detto Andrea Orlando - c'è anche la riforma della prescrizione perché da noi i tempi lunghi del processo fanno sì che molti processi non arrivino alla conclusione.

Penso - ha detto il ministro Orlando ad Agrigento secondo quanto riporta l'Agi - che bisogna interrompere i termini con il primo grado di giudizio ma bisogna anche introdurre dei correttivi perché non si può stare sotto processo per tutta la vita".

Carceri, Orlando: 'No amnistia e indulto ma manutenzioni straordinarie'

Parlando invece del sovraffollamento carceri, contro il quale ieri la delegazione dell'Onu in Italia per le questioni della giustizia e delle carceri ha "raccomandato" al Governo Renzi e al Parlamento "misure straordinarie come quelle chieste dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio alle Camere dell'ottobre 2013", quindi amnistia e indulto, Orlando ha detto che "in questi mesi grazie ad una serie di manutenzioni straordinarie abbiamo ripreso la situazione e Strasburgo ha apprezzato i nostri sforzi.

Non dobbiamo dimenticare - ha proseguito Orlando - che nel 2011 c'erano 44 mila posti e 70 mila detenuti (oggi ce ne sono 58.092, ndr). Ci siamo mossi - ha aggiunto il guardasigilli - con le manutenzioni straordinarie anziché scegliere la via di amnistia e indulto. In questa discussione - ha concluso il ministro Orlando parlando del sovraffollamento carceri - non si parla alla pancia della gente".

Intanto, nonostante il no del Governo Renzi, prosegue in commissione Giustizia al Senato della Repubblica l'esame congiunto dei quattro ddl per amnistia e indulto che sono stati inseriti all'ordine del giorno delle sedute della commissione presieduta da Francesco Nitto Palma che tornerà a riunirsi martedì 15 luglio.