"Non è ammesso referendum per le leggi di amnistia e di indulto": è quanto si legge nel testo delle riforme costituzionali (revisione della Parte II della Costituzione) approvato oggi 9 luglio in commissione Affari Costituzionali al Senato della Repubblica presieduta dalla senatrice Anna Finocchiaro (Pd). Quindi le leggi per amnistia e indulto verranno concesse, come avviene adesso, solo su approvazione del Parlamento così come prevede la Costituzione italiana. Prima amnistia e indulto potevano essere concessi direttamente per decreto dal presidente della Repubblica.

Probabilmente l'attuale Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che invoca indulto e amnistia ormai da tempo, avrebbe già risolto il grave problema del sovraffollamento carceri gravemente sanzionato dalla Corte di Strasburgo per violazioni di diritti umani negli istituti penitenziari.

Riforme, per amnistia e indulto referendum non ammessi

A proposito delle modalità per richiedere il referendum da cui vengono escluse leggi di amnistia e indulto la novità è che vengono ridotte a 800.000, rispetto al milione precedentemente previsto nella proposta dei relatori, le firme necessarie per poter indire un referendum abrogativo. Rimane il cosiddetto "quorum mobile" collegato alla partecipazione alle più recenti elezioni politiche; stop anche alla possibilità di eliminare singole parti o singoli termini delle norme che non abbiano valore di legge compiuta, evitato in questo modo il cosiddetto "referendum manipolativo".

"Non è ammesso referendum - si legge nella parte delle esclusioni dai quesiti referendari del testo di riforma - per le leggi tributarie di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Hanno diritto di partecipare al referendum - viene sottolineato - tutti gli elettori".

Riforme, il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo attacca il patto tra Renzi (Pd) e Berlusconi (Forza Italia)

E a proposito di riforme costituzionali si agita il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.

"In commissione Affari Costituzionali al Senato - commenta il senatore Giovanni Endrizzi, capogruppo M5s in commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama - la maggioranza di Renzi insieme a Forza Italia e Lega ha respinto gli emendamenti del Movimento 5 Stelle ed altri che puntavano alla riduzione di Deputati e Senatori.

A renziani e Forza Italia - ha aggiunto il parlamentare del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo - non interessa la riduzione dei costi della politica, ma solo diminuire - ha concluso il deputato grillino - le garanzie costituzionali e democratiche per i cittadini".

Riforme costituzionali, Finocchiaro (Pd): 'Resta da esaminare la composizione del Senato'

"La questione essenziale che resta da esaminare è la composizione del Senato - ha detto la presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama Anna Finocchiaro - abbiamo però votato l'articolo che riguarda il numero dei deputati, che resta invariato".

Riforme Renzi - Berlusconi, la soddisfazione del ministro Maria Elena Boschi

"E' un momento di grande responsabilità per tutti - ha dichiarato il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi a margine dei lavori della commissione Affari Costituzionali del Senato sul testo di riforma su cui c'è l'accordo tra Renzi e Berlusconi -. I cittadini - ha aggiunto l'esponente del Governo Renzi impegnata sulle riforme costituzionali e istituzionali - vedono finalmente una classe politica che decide".