La riforma Renzi sulla legge elettorale in vista della trasformazione delle funzioni del Senato ha avuto il primo ok. Arrivano però Sondaggi politici elettorali dell'istituto Ferrari Nasi & Associati secondo i quali i cittadini italiani sembrano non apprezzare alcuni punti fondamentali. La giornata di ieri, infatti, ha visto l'approvazione da parte della Commissione Affari Costituzionali del Senato del DDL riforme e dell'articolo 2 della Finocchiaro e di Calderoli sulle modalità attraverso le quali i senatori verranno eletti in maniera indiretta dai consigli regionali, con il rispetto della proporzionalità e della composizione dei Consigli Regionali.

Tale riforma trova contrari soprattutto il M5S, SEL e Minzolini di FI. Intanto, i sondaggi politici elettorali che discuteremo in questo articolo mostrano come uno dei nodi fondamentali per gli italiani siano le preferenze che, per il momento, sembrano essere escluse dalla riforma elettorale Renzi. Vediamo allora l'analisi dei dati.

Sondaggi politici elettorali e riforma Renzi: gli italiani vogliono le preferenze?

Il settimanale Panorama ha commissionato all'istituto Ferrari Nasi & Associati dei sondaggi politici elettorali sulla questione della scelta e dunque delle preferenze per l'elezione dei parlamentari. Uno dei punti chiave della riforma elettorale Renzi consiste proprio nel fatto che le preferenze non sono previste.

Su questa linea spinge soprattutto FI, mentre ad opporsi radicalmente è il M5S. Ma gli italiani, secondo i sondaggi politici elettorali di questi ultimi giorni, cosa ne pensano?

I risultati dei sondaggi politici elettorali dell'istituto Ferrari Nasi & Associati sono i seguenti:

  • il 54% degli intervistati vuole le preferenze
  • il 32% degli intervistati è invece per il sistema misto - cioè sia preferenze da parte dei cittadini sia preferenze da parte dei partiti
  • il 10% è per le liste chiuse - cioè devono essere i partiti a determinare l'ordine di preferenze nelle liste
  • il 4% ha risposto 'non so'

Come valutare questi risultati?

I dati di questi sondaggi politici elettorali sembrano contraddittori, sicuramente da un lato mostrano come gli italiani non ritengano assolutamente necessarie le preferenze, in definitiva 'solo' un elettore su due ha dichiarato la necessità di questo tipo di dispositivo, dall'altro però è chiaro anche che soltanto un elettore su dieci ritiene che il sistema migliore siano le liste chiuse. Insomma, sia dal punto di vista politico sia dal punto di vista della società civile, la riforma elettorale Renzi è ancora tutta da farsi e da discutersi.