Mentre martedì 15 luglio riprende in commissione Giustizia al Senato l'esame congiunto dei disegni di legge per amnistia e indulto, nuovi dati preoccupanti sulla situazione delle carceri in Italia arrivano dalla Toscana.

Sovraffollamento carceri, amnistia e indulto: la situazione in Toscana

E' ancora "pesante" la situazione di sovraffollamento carceri in Toscana. Si sono registrati alcuni passi in avanti perché i detenuti sono diminuiti, al 30 giugno 2014 sono 3.620 mentre l'anno scorso nello stesso periodo erano 4000. Anche la situazione edilizia è lievemente migliorata ma non si vede all'orizzonte "un'attività per una grande riforma dal punto di vista dei diritti e della vita in carcere".

E mentre il Governo Renzi rassicura sull'emergenza carceri e al Senato si continua a discutere per la possibile concessione di amnistia e indulto, questo il quadro generale sulla situazione carceraria in Toscana tracciato stamane il Garante regionale dei diritti dei detenuti della Regione Toscana Franco Corleone durante una conferenza a palazzo Panciatichi di Firenze promossa per presentare il Manifesto No-Prison, scritto da Massimo Pavarini e Livio Ferrari, rispettivamente professore di diritto penitenziario all'Università di Bologna e direttore del centro francescano di ascolto di Rovigo.

I dati sulle carceri in Toscana sono simili a quelle delle altre regioni d'Italia dove il sovraffollamento, seppur sanzionato dalla Corte di Strasburgo per violazione dei diritti umani, sembra la regola.

Anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando, pur sottolineando i miglioramenti grazie alla legge sulla pene alternative e al nuovo decreto svuota carceri, parla di uno scarso livello di civiltà nella carceri italiane.

Carceri e riforme, indulto e amnistia: intervento del Garante regionale dei diritti dei detenuti della Toscana

''Dopo la decisione della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che ha dato credito all'Italia - stamane il Garante regionale dei diritti dei detenuti della Regione Toscana Franco Corleone - è necessario un piano per la riforma del carcere e per questo occorre un interlocutore nazionale.

Mi auguro - ha aggiunto Corleone che non ha fatto riferimento a indulto e amnistia - che venga presto nominato il nuovo capo del e contestualmente - ha sottolineato - avviate le procedure per la nomina del Garante Nazionale dei diritti dei detenuti". E a proposito di diritto alla salute nelle carceri si registra una "situazione sanitaria particolarmente critica" anche in Emilia Romagna e in particolare a Parma dove stamattina è andata in visita la Garante dell'Emilia Romagna dei detenuti, Desi Bruno.

Indulto e amnistia, i continui appelli del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Per questo il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo il solenne messaggio dell'8 ottobre sulla questione carceri, ha continuato in questi mesi, coinvolgendo anche Papa Francesco, a sollecitare misure straordinarie per i diritti dei detenuti come indulto e amnistia (provvedimenti generali di clemenza ad efficacia retroattiva previste della Costituzione Italiana). Ed è proprio alle parole di Napolitano ha fatto riferimento nei giorni scorsi la delegazione Onu sulla detenzione arbitraria in missione in Italia per le questioni legate a carceri e giustizia, dal sovraffollamento carcerari ai tempi troppo lunghi dei processi al 41 bis (il regime di carcere duro per i boss mafiosi).