Mentre si apre il dibattito sulla riforma giustizia 2014 del Governo Renzi e mentre prosegue al Senato l'esame congiunto delle proposte di legge per indulto e amnistia, nuovi problemi con i braccialetti elettronici per i detenuti si affacciano sul fronte del sovraffollamento carceri.

Sovraffollamento carceri, indulto e amnistia: sono finiti i braccialetti elettronici, il punto della situazione

"Sono introvabili i braccialetti elettronici (quelli introdotti dal decreto svuotacarceri dell'ex ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, ndr) per il controllo a distanza dei detenuti ammessi agli arresti domiciliari.

Erano solo duemila quelli disponibili nel contratto Telecom, sono tutti finiti - si legge in un'inchiesta del Corriere della Sera pubblicata giovedì 3 luglio - e procurarne altri non sarà possibile per almeno un anno. Sta scritto in una lettera - spiega il Corsera - del 19 giugno del capo della Polizia".

Braccialetti elettronici finiti, intervento di Pompeo Mannone (Fns Cisl)

Mentre prosegue il dibattito per indulto e amnistia, sul sovraffollamento carceri "le difficoltà non sono mai completamente superate", ha dichiarato in una nota stampa il segretario generale della Fns Cisl Pompeo Mannone. "Se da un lato registriamo piccoli passi in avanti - ha aggiunto Pompeo Mannone parlando delle misure contro il sovraffollamento carceri - un attimo dopo scopriamo che se ne fanno anche altrettanti indietro.

E' infatti di attualità la notizia - ha aggiunto ancora segretario generale della Fns Cisl - che l'utilizzo e quindi la conseguente disponibilità dei braccialetti elettronici rischia di non essere più utilizzabile dalla magistratura. Il rischio deriva - ha sottolineato Mannone che non si è espresso sui ddl per indulto e amnistia - dall'esiguo numero dei braccialetti disponibili, appena duemila, che non consentono - ha concluso il sindacalista - di rispondere alla forte domanda proveniente dalle magistrature incaricate".

Carceri, amnistia, indulto, il caso dei braccialetti elettronici per i detenuti ai domiciliari: intervento del Sappe

 

La notizia secondo cui sarebbero finiti i braccialetti elettronici per il controllo dei detenuti ammessi agli arresti domiciliari nell'ambito delle norme previste dal decreto svuotacarceri già convertito in legge "è palesemente in contraddizione con la politica degli annunci fatta dai vari governi che si sono succeduti nel tempo" secondo il segretario generale del Sappe Donato Capece.

"Dopo aver speso 110 milioni di euro in 10 anni per pochissimi braccialetti - ha aggiunto il rappresentante del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - oggi che ne servirebbero siamo, al contrario, senza soldi per acquistarne. E le carceri - ha sottolineato Donato Capece del Sappe intervenendo sul sovraffollamento carceri - restano piene di persone che invece potrebbero da subito scontare la pena sul territorio".

Indulto e amnistia, ultime notizie su novità attese in commissione giustizia al Senato

Intanto in commissione Giustizia al Senato della Repubblica, presieduta dal senatore Francesco Nitto Palma (Forza Italia), si resta in attesa di capire se verrà vagliato il testo base per amnistia e indulto proposto recentemente dal senatore di Forza Italia Ciro Falanga.

Come si resta in attesa di capire quale sarà la proposta per indulto e amnistia della senatrice del Partito democratico Nadia Ginetti, che è l'altra relatrice dei ddl per amnistia e indulto 2014 presentati dai senatori Manconi, Compagna, Buemi, Barani e altri cofirmatari.