Via libera allo svuota carceri, il provvedimento generale di clemenza che nelle idee del legislatore dovrebbe porre rimedio alla grave situazione delle carceri italiane. Che la giustizia del Bel Paese avesse una profonda necessità di riforma non era solo un'idea del Governo Renzi, ma piuttosto uno stato di fatto derivante dalla gestione problematica degli scorsi anni e dal fatto che i problemi reali non fossero mai stati affrontati con fare risolutivo. Non è un caso che il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, rispondendo alle critiche arrivate negli scorsi giorni (perlopiù dall'opposizione), ha parlato di "condizioni per realizzare una riforma vera, anche perché a livello internazionale ci riconoscono i risultati raggiunti" (fonte Giustizia.it).

Ed è proprio quel riferimento alle pressioni degli organismi internazionali (per citarne due, la Corte di Giustizia Europea e la Commissione Onu per i diritti umani) a sottolineare quanto la situazione fosse ormai insostenibile nel lungo periodo.

Come funziona il provvedimento svuota carceri 2014

Con lo svuota carceri 2014 il Governo Renzi prova a rimettere ordine nella questione del sovraffollamento carcerario, principalmente attraverso due linee programmatiche di azione, ma non chiamatela legge di amnistia o indulto, perché non si tratta di una fuoriuscita generalizzata. La prima linea prevede che chi abbia subito condizioni carcerarie incivili o non coerenti con il rispetto dei diritti umani possa richiedere un risarcimento pecuniario.

Questo ammonterà a circa 8 euro per ogni giorno di carcerazione, a patto che la richiesta sia inviata formalmente dal detenuto entro e non oltre sei mesi dall'uscita del provvedimento. Il secondo punto mira a un riordino del codice penale, favorendo la conversione della pena per i reati minori. È soprattutto con l'appoggio del welfare regionale che si intende realizzare i maggiori risultati sulla questione, permettendo così ai detenuti di reintegrarsi nella società.

Vi è da sottolineare come il nuovo corpus normativo dia il via ad una riforma più ampia della giustizia; l'idea è di snellirla, renderla più efficiente e meno costosa per il cittadino e semplificarla. La revisione del codice penale pensata dal legislatore va proprio in questa direzione. Resta il fatto che lo svuota carceri non rappresenti un punto di arrivo, ma piuttosto di partenza per un cambiamento profondo della giustizia in Italia.

Lo stesso Guardasigilli Andrea Orlando ha sottolineato in una sua recente dichiarazione il punto, affermando che "Non si può ritenere risolto il problema del sistema penitenziario, ma abbiamo superato la febbre. Ora ci del sono le condizioni per un intervento organico".