Amnistia, indulto e risarcimento ai detenuti sono tra gli argomenti caldi di questo agosto, vediamo insieme il punto della situazione ad oggi 22 agosto, la legge sul risarcimento ai detenuti è da ieri in vigore, attraverso la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Chi ne ha diritto? Potranno usufruirne coloro che hanno subito all'interno delle carceri italiane dei trattamenti inumani che hanno violato l'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Il decreto, che ha ottenuto l'approvazione definitiva il 2 agosto scorso, è stato studiato dall'attuale Governo per cercare di far fronte all'emergenza carceraria e alla richiesta della sentenza Torregiani.

Cosa riceveranno i detenuti? Potranno usufruire di 8 euro al giorno di indennizzo oppure sconti di pena e dovranno inoltrare la richiesta entro 6 mesi dalla fine della detenzione.

Amnistia, indulto e libertà: Ciisa servono provvedimenti di clemenza, no paghetta

Secondo il segretario Generale della Ciisa Penitenziari, Cristiana Chierchia, la "paghetta" ai detenuti non è la soluzione vincente per affrontare l'emergenza delle carceri italiane. Per uscire della crisi carceraria Amnistia, Indulto e libertà su cauzione costituiscono il "trio vincente". Per Cristiana Chierchia il risarcimento giornaliero ai detenuti di 8,00 euro previsto dal Governo Renzi non servirà a risolvere il problema e a migliorare le condizioni "inumane e degradanti", ma farà sì che a "rimetterci le spese" siano gli italiani.

La Ciisa Penitenziaria non ha alcun dubbio, per fronteggiare l'emergenza delle carceri italiane si deve iniziare seriamente a parlare di Amnistia, Indulto e libertà su cauzione. Il carcere deve essere, riportiamo le parole di Chierchia, "l'ex-trema ratio alla quale il Giudice deve ricorrere quando non ha altre alternative. Bisogna, oltre alle misure alternative al carcere, dare la possibilità di previsione della libertà su cauzione, per reati non di impatto sociale devastanti, pagando una cauzione per conquistare l'assoluzione".

Sono sempre più necessari i provvedimenti di clemenza solo questo potrebbe ridare nuova vita alle carceri italiane troppo spesso sovraffollate e nuova speranza ai detenuti che vivono in condizioni disumane e snervanti.