Il voto di ieri in Senato nonha scatenato solo qualche lamentela e qualche piccola polemica, ma hamesso ko gran parte dell'aula seppur per motivi differenti. Se lamaggioranza di Renzi è uscita sconfitta da questo votosegreto concesso da Pietro Grasso, c'è chi dall'Aula èuscito quasi in barella.

Due senatori finiscono in ospedale

Una bagarre che ha portato persino ascontri e tumulti provocando alcuni feriti. La seduta è statainfatti sospesa e Grasso è stato costretto a rinviare laseduta a stamattina. Il tutto dopo che due senatori si sono sentitimale.

In particolare emerge il nome del senatore leghista, Nunziante Consilio, che si è improvvisamente accasciato al suoloprobabilmente per un malore e l'altro nome è quello della Bianconi,costretta a recarsi nell'ambulatorio del Senato per unalussazione alla spalla, o almeno così sembra, conseguita forse dopoche è stata pesantemente urtata da un commesso. La senatrice èstata poi portata in ospedale.

Scontri e anche errori grammaticalicome un cartello esposto dalla Lega che fa il giro del web peraver scritto con l'apostrofo la frase 'qual'è la merce di scambio?'E Grasso non ha intenzione di lasciar passare. Il tutto nelleprossime ore verrà sanzionato nel Consiglio di presidenza che il presidente del Senato convocherà.

Grasso: “Un colpo alla credibilitàdel Senato”

Una seduta turbolenta, anche se ilSenato è riuscito a votare solo pochissimi emendamenti poichéi tumulti non hanno permesso di votare alle altre sedute. I lavorisono stati ripresi più volte ma niente di fatto. Il presidente delSenato, Pietro Grasso, ha più volte ammonito iparlamentari finendo che i fatti che si stavano svolgendo inquell'Aula erano molto gravi.

Ha seguito inoltre direttamente lecondizioni di salute di Consilio e della Bianconi. Ilprimo è lucido e i suoi parametri sono nella norma, la Bianconiinvece ha registrato una contusione al gomito destro. Non solo. Ilpresidente Grasso nella confusione avrebbe più volte invocatol'intervento della polizia per placare gli animi dei parlamentariirruenti. Ma lui risponde all'equivoco dicendo che alludeva allapolizia del Senato, quella prevista dell'articolo 69.