Pubblicata online la bozza della riforma sulla giustizia. La linee importanti che si comportano come le colonne d'Ercole sono sostanzialmente un ampliamento della responsabilità dei magistrati, un forte diritto di rivalsa nei confronti del magistrato nel momento in cui si pensa di un cattivo utilizzo della giustizia e quindi nessun filtro per questo tipo di cause. Ma come? Ci sarà direttamente un'azione contro il magistrato? Le linee guida sono state confermate dal guardasigilli Andrea Orlando che è al lavoro per creare una riforma efficace.

Possibilità di rivalsa nei confronti dei magistrati

Non ci sarà nessuna responsabilità diretta del magistrato ma, come spiega il ministero, una riforma per saper rendere effettivo lo strumento della giustizia e seguire i principi che l'Europa sta chiedendo.

In altre parole, non c'è la possibilità del cittadino di rivalersi solo sul magistrato, ma muovendosi contro la giustizia condurrà un'azione contro lo Stato che poi deciderà se prendere provvedimenti e procedere contro il singolo magistrato.

Il tutto per lasciare una propria autonomia alle toghe. Si amplia comunque l'area per chi si rende conto di essere vittima di un cattivo uso della giustizia, una possibilità che prevede l'estensione anche ai magistrati onorari. Diventerà obbligatoria, inoltre, la rivalsa contro quei magistrati che peccano di grave negligenza eliminando così i filtri presenti nei ricorsi. Per quanto riguarda la soglia economica? In caso di rivalsa le spese ricadranno sul magistrato che si trova in errore.

I solleciti dell'Europa

La prima a sollecitare delle modifiche sulla giustizia è stata l'Europa. La corte europea di giustizia vuole infatti una maggiore effettività ed efficienza per le responsabilità che provengono da una sbagliata applicazione della giustizia. Una riforma dunque che verrà approvata anche con l'aiuto di altri partiti e tramite un confronto con le opposizioni, dichiara il ministro Orlando.

Per il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli, il sistema della giustizia ha diversi punti critici e osserva che le responsabilità non fossero priorità da modifica. In ogni caso Sabelli sottolinea che a fare la differenza saranno i dettagli e che l'Anm attende il testo completo.